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Chiusura uffici postali: gli anziani i più penalizzati

di Redazione
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Delle volte le proteste dei cittadini sortiscono l’effetto desiderato. Delle volte si può mettere in archivio anche qualche bella vittoria, come quella di chi, negli scorsi giorni, ha tirato fuori le unghie per non vedersi chiuso l’ufficio postale sotto casa.

Il rischio c’era ed era molto alto. I tagli operati dalle poste toscane rischiavano di creare non poche difficoltà a chi non ha la possibilità di muoversi o spostarsi agevolmente per ritirare la propria pensione. Ma non si tratta solo di pensioni, anche chi dopo aver visitato siti di informazioni o comparazione dei prestiti veloci o personali, e alla fine decideva di richiederne uno (approfondimenti e informazioni su http://espertoprestiti.com/), qualora avesse scelto come ente erogatore Poste Italiane, avrebbe dovuto fare, in diversi casi, parecchi chilometri per richiederlo.

Naturalmente la questione degli anziani è stata la più spinosa, e forse è proprio quella che ha fatto pendere l’ago della bilancia del Tar che ha deciso di bloccare la chiusura degli uffici postali. Sarebbero dovute essere ben 59 le filiali ad abbassare le saracinesche. I primi ricorsi a essere stati accettati sono quelli dei Comuni di Pomino, Marti e Campogialli, Comuni che per ora sono “fuori pericolo“. Subito dopo è stata la volta degli altri 56 Comuni, anche questi “graziati” dal Tar e dove gli uffici postali a rischio apriranno regolarmente gli sportelli.

La decisione definitiva però verrà presa tra qualche giorno, il 23 settembre, quando a essere decise definitivamente saranno le sorti dei primi tre Comuni. Si tratta più che altro di una condizione di sicurezza da garantire a chi non ha possibilità di andare a ritirare la pensione lontano dalla propria residenza o pagare utenze non domiciliate, in effetti circolare con la pensione per diversi chilometri potrebbe essere molto più rischioso che ritirarla vicino casa dove, spesso e volentieri, ci si conosce tutti e si può fare un pezzo di strada col vicino o con un conoscente in modo da prevenire spiacevoli episodi.

Ma se da una parte il ricorso ha bloccato la chiusura degli uffici postali dei comuni montani e rurali, dall’altra ha anche approvato la riduzione d’orario di apertura al pubblico degli sportelli, riduzione che permette comunque di effettuare le operazioni necessarie. Delle volte basta il buonsenso per trovare una soluzione politicamente corretta e non polemica.

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