Home Cronaca Impiego di denaro illecito e bancarotta fraudolenta: indagato imprenditore edile

Impiego di denaro illecito e bancarotta fraudolenta: indagato imprenditore edile

di Redazione
0 commento 132 views

Grosseto. La Procura della Repubblica di Firenze, nell’ambito di un’indagine condotta da militari dei Comandi provinciali di Firenze e Vicenza, a contrasto di un sodalizio dedito alla commissione di una pluralità di reati economico-finanziari con l’aggravante dell’aver favorito e rafforzato li clan camorristico dei Casalesi, ha notificato un avviso di conclusione di indagini nei confronti di 18 persone, originarie/residenti tra le province di Grosseto, Caserta, Roma, Pordenone, Messina, Massa Carrara, Brescia, Vicenza e Trento.

In particolare, i finanzieri del Nucleo Pep di Firenze – Gico di Firenze e del Nucleo Pef di Vicenza, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia del capoluogo toscano, nel periodo tra il 2019 e il 2024 hanno svolto indagini finalizzate ad approfondire le dinamiche di un gruppo imprenditoriale contiguo al clan dei Casalesi, operante prevalentemente in Toscana, attivo su tutto il territorio nazionale, dedito alka commissione di diversi delitti, quali l’impiego di denaro di provenienza illecita, l’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, il trasferimento fraudolento di valori e la bancarotta fraudolenta.

Le investigazioni si sono incentrate su un imprenditore operante nel settore edile, originario di Casaluce (Caserta) e trapiantato a Grosseto, già condannato dalla Corte d’Appello di Napoli con sentenza definitiva per estorsione, aggravata dal metodo mafioso, per aver agevolato il gruppo criminale di Vincenzo Zagaria.

Le indagini hanno consentito di documentare che l’imprenditore, attraverso società intestate a suoi prestanome, avrebbe reimpiegato capitali di provenienza delittuosa, pari ad almeno 300 mila euro, riferibili a una persona vicina al clan dei Casalesi, imputato per auto-riciclaggio e frode fiscale e già coinvolto in indagini im materia di criminalità organizzata di matrice camorristica.

Nel corso delle attività, sono stati raccolti anche elementi riguardanti un’ipotesi di bancarotta contestata allo stesso ed altri imprenditori, sempre vicini al clan dei Casalesi, che avrebbero depauperato una S.r.l. con sede a Verona, causandone il fallimento. In particolare, avrebbero distratto fraudolentemente in favore di altre imprese agli stessi riconducibili denaro, materiali, attrezzature e contratti d’appalto, quantificabili in quasi 5.000.000 di euro.

Destinatari dell’avviso di conclusione di indagini sono risultate anche due società a responsabilità limitata con sede a Grosseto, in relazione all’illecito di cui al decreto legislativo 231/2001 (responsabilità amministrativa degli enti), consistente nell’agevolazione dell’attività dell’associazione di tipo camorristico.

Le risultanze delle attività eseguite e degli elementi probatori acquisiti saranno vagliate dal Giudice preposto e, dunque, la responsabilità delle persone sottoposte ad indagini dovrà essere vagliata nelle successive fasi del procedimento penale.

Il principio di non colpevolezza che vige nel nostro ordinamento impone, infatti, di ritenere accertata la responsabilità solo in esito all’intervento di una sentenza definitiva.

Print Friendly, PDF & Email

Lascia un commento

* Utilizzando questo form si acconsente al trattamento dati personali secondo norma vigente. Puoi consultare la nostra Privacy Policy a questo indirizzo

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Ti potrebbero interessare

Le tue preferenze relative alla privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy