“Siamo ostaggi di un sindaco inadeguato che pensa solo alla sua carriera più che ai problemi reali di tutte le frazioni: non abitando, per la più parte del tempo, in questo Comune, non si rende conto di quanti milioni di euro ha sminestrato in questi anni con risultati pari allo zero. Questa legislatura era una occasione per costruire un bel pezzo di futuro, invece non è stato fatto niente e si continua a fare ipotesi su cose inutili e dannose”.
A dichiararlo, è Mauro Menichetti, segretario del movimento politico di Santa Fiora “Ripartiamo dalla gente”
“Così come la strampalata idea, in ordine di tempo, dell’assurda proposta di fusione con il Comune di Castell’Azzara che, fra l’altro, ha detto già di ‘No’ a questa ipotesi insensata che metterebbe insieme due debolezze e farebbe un Comune di appena 3500 abitanti, non risolvendo chiaramente per nessuno dei due Comuni nessun tipo di problema – spiega Menichetti -. Non crediamo che sia una questione di soldi, visti quanti ne incassa il Comune di Santa Fiora da circa dieci anni e visti i risultati sotto gli occhi di tutti. Ma chi sostiene questa scombinata ipotesi vuole nascondere i disastrosi risultati di 3 anni di questa amministrazione”.
“Infatti, ci sono state tante chiacchere e niente fatti: il Comune ha incassato più di 2,5 milioni di euro a fronte di 2600 abitanti. Dovremmo essere il Comune più ricco e benestante della Toscana, invece chiudono macellerie, panifici e negozi storici – continua Menichetti -. Ma soprattutto, il sistema cooperativo sta subendo un duro colpo mortale: infatti le cooperative Il Quadrifoglio e La Peschiera, nate e cresciute in questo comune, hanno già trasferito le loro sedi ad Arcidosso, nel completo silenzio del sindaco e di questa amministrazione assente e inadeguata. E così, sulla grossa crisi che investe la cooperativa La Boscaglia, nata dopo la fusione di tre cooperative e che avrebbe dovuto rappresentare una enorme opportunità per questo territorio, oggi a rischio di chiusura, questa amministrazione tace, come tacque per la chiusura definitiva dello stabilimento alimentare della Fornacina”.
“Una situazione disastrosa in un Comune ricco di soldi – conclude Menichetti –, ma povero di idee e soprattutto di persone capaci”.