“Non siamo ancora usciti dalla crisi: i dati che forse spaventano di più e che sono un chiaro segnale del fatto che l’Italia sia ancora lontano dall’uscire dal tunnel sono quelli concernenti il numero dei poveri, con il 30 per cento degli italiani a rischio povertà e dell’aumento del divario tra chi ha e chi non ha“.
A dichiararlo è Mario Lolini, candidato alla Camera per la coalizione di centrodestra.
“Se non si affrontano riforme fondamentali e si attua un programma di medio termine basato su modernizzazione, semplificazione ed efficienza, secondo Confindustria sarà possibile ottenere nell’arco di una legislatura di 5 anni oltre 1,8 milioni di occupati in più; una riduzione di più di 20 punti del rapporto tra debito pubblico e Prodotto interno lordo; una crescita cumulata del Pil reale vicino a 12 punti percentuali; una crescita dell’export consistentemente superiore alla domanda mondiale – spiega Lolini -. Lo strumento che farà innescare la rivoluzione di cui questo Paese ha bisogno sarà la riforma fiscale: partiremo col riformare il Testo unico delle imposte sul reddito per superare il sistema ad aliquote multiple, scaglioni, detrazioni, deduzioni e bonus e introdurre un’unica aliquota coerente con la necessità di portare ristoro tributario alla maggior parte dei contribuenti a partire dai ceti meno abbienti, rispettando le esigenze di finanza pubblica previste dalla Legge“.
“Un’aliquota al 15% e si applicherà al reddito famigliare. Soltanto due saranno gli scaglioni per l’ottenimento di una deduzione di 3mila euro. Il primo scaglione è formato da tutti i redditi famigliari fino a 35mila euro entro il quale ad ogni componente il nucleo famigliare spetta la deduzione e il secondo scaglione invece da 35mila a 50mila euro che prevede la deduzione solo per i famigliari a carico – sottolinea Lolini -. Niente più scartoffie, scontrini e ricevute da portare al commercialista. La deduzione fissa di 3mila euro per i due scaglioni di reddito garantisce il rispetto del criterio costituzionale della progressività, rafforzato dal mantenimento di una No Tax Area fino a 7mila euro e di una clausola di salvaguardia per tutti i redditi famigliari fino a 15mila euro“.
“Introdurremo la cedolare secca al 10 per cento anche sui fondi commerciali – termina Lolini -. Un impegno particolare anche nel progettare percorsi formativi che facciano da ponte tra la scuola ed lavoro e che siano veramente efficaci e fortemente qualificanti“.