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Aqua Film Festival: Daniele Busetto confermato membro scientifico e partner tecnico

di Redazione
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Lunedì scorso a Roma il comandante scrittore Daniele Busetto, proprietario di Artemare a Porto Santo Stefano, è stato confermato membro scientifico e partner tecnico durante la conferenza stampa di presentazione della 3° edizione di Aqua Film Festival, prima manifestazione internazionale di cinema, incontri e workshop incentrata sul tema dell’acqua, ideata e diretta da Eleonora Vallone, attrice, giornalista ed esperta di metodiche in acqua.

La manifestazione si svolgerà quest’anno a Roma dal 7 al 9 giugno prossimi fra il Cinema Caravaggio e la Casa del Cinema.

Il programma della manifestazione, i film in concorso, gli incontri e i workshop dedicati al tema ‘cinema e acqua’ – ha dichiarato la Vallone vogliono approfondire non solo la potenza immaginifica dell’acqua, ma anche il profondo legame tra esseri umani e questo elemento, perché l’immagine è molto più forte della parola e attraverso il mezzo cinema si può anche sensibilizzare, far conoscere la più stringente attualità sociale e ambientale“.

Il nutrito programma prevede il concorso internazionale di cortometraggi ispirati alla tematica dell’acqua, selezionati fra 250 provenienti da 30 Paesi del mondo da una giuria composta da Enrico Vanzina, Elena Sofia Ricci, Irene Ferri, Francesco Bruni, il direttore della fotografia Enrico Lucidi, il doppiatore e attore Stefano De Sando, il regista e docente universitario Fabien Pruvot.

Nei giorni della manifestazione sono previsti incontri a tema, workshop sull’utilizzo dello smartphone per la realizzazione di film o video e la proiezione di tre lungometraggi: la prima italiana di “Big Fish & Begonia” di Liang Xuan e Zhang Chun, film d’animazione sull’amicizia fra uomini e il mondo sottomarino, che sarà poi nelle sale dal 21 giugno,  “L’effetto acquatico” di Solveig Anspach, della regista islandese recentemente scomparsa, e il documentario “Thank you for the rain” di Julia Dhar, sulla storia di un contadino kenyota capace di mobilitare le Nazioni Unite sugli effetti del riscaldamento globale.

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