“La salute deve tornare centrale rispetto al dibattito politico perché è un tema centrale per la vita dei cittadini”.
È questa l’affermazione condivisa tra il segretario del Pci di Grosseto, Marco Barzanti, e il responsabile del settore, Luciano Fedeli, con il quale è stata preparato l’incontro pubblico di venerdì 5 maggio, alle 15, che avrà luogo presso la sala del 118 proprio nel presidio ospedaliero di Grosseto, alla presenza di Andrea Quartini, vicepresidente della Commissione Sanità della Regione Toscana per il Movimento 5 Stelle, Giovanni Barbagli, ex presidente dell’Agenzia regionale della sanità, Ennio Gori, responsabile del Pci Toscana, e Giuseppe Ricci, ex direttore generale della Asl 9 di Grosseto.
“La giornata si svilupperà con un’analisi complessiva del quadro regionale e di quello locale partendo dalle norme e dai dati conosciuti, che mostrano sempre più la tendenza a penalizzare il territorio con una riduzione di servizi pubblici e gli accessi alle prestazioni, un aumento sempre più considerevole dei ticket e delle compartecipazioni, rispetto a servizi e tempi di attesa che si fanno sempre più lunghi – spiega Barzanti -. Questo induce, chi può, a rivolgersi a strutture private, mentre chi non può si trova costretto a rinunciare alle cure”.
Per Fedeli “il dibattito dovrà essere spunto di profonde riflessioni e fare chiarezza rispetto anche alle situazioni locali. Le recenti uscite del Partito Comunista hanno messo in evidenza criticità nascoste sulle quali pesano silenzi e immobilismo ingiustificati. Più che risposte hanno sollevato polemiche da parte di chi governa, spesso orientate a denigrare le persone più che a dare risposte concrete sul fronte ospedaliero e su quello dei servizi territoriali di specialistica e welfare. Le risposte sugli argomenti sono poi blande e le rassicurazioni generiche, mentre la realtà dei fatti, supportata dai dati, è altra e mostra come veramente stanno andando le cose”.
“Ma il Partito Comunista – conclude Barzanti – non intende solamente opporsi e criticare quello che sta avvenendo alle spalle dei cittadini, ma vuole mettere in campo proposte politiche concrete e aperte in grado di far tornare il tema della salute centrale, adottando strategie in grado di mantenere i servizi, renderli accessibili e coinvolgere la società civile, gli operatori e i cittadini affinché si apra un nuovo percorso chiaro, concreto e sostenibile per i cittadini”.
