Martedì scorso, al Casale Santo Stefano di Principina a Mare, è stato presentato il progetto “Parent & Sons” (genitori e figli che suonano insieme per la solidarietà).
Nella bella cornice del Casale, Alberto Guazzi e praticamente tutti i “Parents & Sons” al completo (solo pochi non sono potuti essere presenti), hanno presentato il progetto di gruppo delle famiglie Vincenziane di Grosseto, ovvero un gruppo di famiglie, riconosciute dalla Congregazione della Missione di Roma, che intendono impegnarsi per una serie di iniziative a sostegno dell’impegno missionario seguendo la strada tracciata dal fondatore San Vincenzo de Paoli.
In questi anni non sono mancati problemi nel percorso seguito dalle famiglie, ma il sostegno deciso e convinto della Congregazione ha dato sempre slancio e vitalità alle iniziative di “Parents & Sons” che dopo un inizio di semplice divertimento, hanno trovato una strada che porta diritto verso l’impegno a livello nazionale nella produzione e realizzazione di brani musicali inediti sempre e solo a sostegno della storia Vincenziana e della comunità cristiana.
Da qui nascono molti brani: “Sveglieremo il mondo” (2015), un progetto Italia/Eritrea per la missione delle Figlie della Carità in quel Paese: “Canta la misericordia” (2016), inno nazionale dei Grest per ragazzi per Missio (Ufficio missionario della Cei); “Il mondo aspetta te” (2017), progetto della pastorale giovanile Vincenziana di Quercianella (Livorno); “Scegli un colore” (2017), ancora inno nazionale Grest di Missio.
Martedì scorso è stato poi lanciato il video clip di “Io vivrò” (disponibile sui social nelle pagine di “Parents & sons”), brano originale preparato in vista del simposio generale di Roma che si svolgerà dal 12 al 15 ottobre insieme a Papa Francesco per celebrare i 400 anni del carisma Vincenziano.
In quella occasione i “Parents & Sons” suoneranno nella serata dedicata ai ragazzi (provenienti da ogni parte del mondo). Il videoclip è stato girato sul tetto del Collegio leonniano di Roma sede della provincia Italiana della congregazione. Un canto di dolore e un grido di speranza per un nuovo inizio e un rinnovato impegno a guardare avanti. Il brano, già visionato on line da migliaia di persone, verrà tradotto e sottotitolato in molte lingue e farà parte della musica che accompagnerà i pellegrini provenienti da ogni angolo del mondo verso l’incontro con Papa Francesco e con fratelli per il prossimo simposio.
Un grande onore e una grande gioia per il gruppo di volontari grossetani che intendono continuare a testimoniare, genitori e figli insieme appunto, la gioia di suonare insieme per un fine che vada oltre la musica e il divertimento. Un impegno concreto, gratuito e solidale che vivrà il simposio con grande emozione.
