La classifica pubblicata nei giorni scorsi nell’articolo del Corriere della Sera rivela che Grosseto è sul podio della classifica del rating pubblico, al terzo posto dopo Cuneo e Parma, per il 2014.
Sono questi i dati principali che emergono dal rapporto annuale su un campione di nove Comuni (Cuneo, Brescia, Parma, Grosseto, Terni, Frosinone, Salerno, Brindisi, Potenza) – effettuato dall’Agenzia Rating Pubblico e promosso da Fondazione Etica, presieduta da Gregorio Gitti. L’analisi si basa sull’impiego di uno strumento di valutazione (battezzato proprio «Rating Pubblico»), calcolato su un algoritmo. Per stilare la classifica si è tenuto conto di circa cento indicatori (quantitativi e qualitativi), suddivisi in sei macro-aree: «economico-finanziaria», «governance», «gestione del personale», «rapporto con i cittadini-utenti», «rapporto con imprese fornitrici», «rapporto con l’ambiente».
Il Rating Pubblico adotta il punto di vista del cittadino, non necessita della collaborazione delle Pubbliche amministrazioni e neanche del loro assenso.
Molto soddisfatto del risultato raggiunto dalla scorsa amministrazione Bonifazi, è l’ex vicesindaco e assessore al bilancio, Paolo Borghi.
“Come ex assessore al bilancio della nostra città, sono molto contento per il risultato ottenuto – spiega Paolo Borghi -. Ho letto l’articolo del Corriere della Sera che ha riportato un’analisi della Fondazione Etica, la quale ha certificato che il Comune di Grosseto, con i dati del 2014, è risultato terzo tra i Comuni italiani esaminati, con un Rating elevato”.
Un importante lavoro di bilancio, che dunque per Borghi non deve essere buttato via: “Ben cento sono gli indicatori qualitativi e quantitativi esaminati, è stata verificata la trasparenza degli atti e la ricaduta delle spese del bilancio a favore dei cittadini in maniera molto efficace. Un bel risultato che rimane a disposizione della città e di cui la precedente amministrazione ne deve essere orgogliosa”.
“Non a caso, la scorsa amministrazione comunale ha sempre considerato un obiettivo virtuoso e di primaria importanza che tutte le attività messe in campo dal servizio tributi per lo svolgimento delle proprie funzioni istituzionali fossero improntate a migliorare i servizi di assistenza e di informazione, come semplificare i rapporti con i contribuenti, ricercare la massima efficienza anche attraverso modelli innovativi di organizzazione e pianificazione – commenta ancora Paolo Borghi -, come, ad esempio, la dematerializzazione dell’archivio con l’informatizzazione dei processi, la valorizzazione del centro storico con la salvaguardia e la riqualificazione del fulcro della comunità locale, l’osservatorio per la rilevazione dei valori terreni edificabili ed infine la gestione del contenzioso ed i rifiuti speciali. Sono tutti piccoli, ma grandi, risultati, che hanno portato Grosseto ad essere una città a misura di cittadino basata sul benessere”.
“Sono inoltre molto soddisfatto che la nuova amministrazione abbia deciso di portare avanti questo percorso – conclude Borghi –: una scelta che condivido, perché portare avanti la macchina amministrativa adeguandola al Rating Pubblico sarà un notevole salto di qualità per la nostra città di Grosseto”.