Home GrossetoAttualità Grosseto Quando la voglia di vivere è più forte della malattia: la battaglia di Daniela Fregosi per i lavoratori autonomi

Quando la voglia di vivere è più forte della malattia: la battaglia di Daniela Fregosi per i lavoratori autonomi

di Roberto Lottini
0 commento 24 views

Perillo-Fregosi-RomualdiDaniela Fregosi è una donna come tante, impegnata quotidianamente nella sua professione, che la porta ad avere un’agenda fitta di impegni e a spostarsi spesso lungo l’Italia; poi, un giorno, l’amara scoperta: un cancro al seno che la porta non solo a combattere contro la malattia, ma a scontrarsi con una battaglia sotto certi aspetti ancor più grande e faticosa, per tutelare quei diritti che da lavoratrice autonoma lo stato non può concederle e che una malattia subdola le calpesta senza pietà.

Daniela Fregosi, libera professionista maremmana di 46 anni, è andata a sbattere contro tutti i limiti della legislazione italiana in materia: nessuna garanzia né tutela per chi deve pensare a curarsi serenamente e a vincere una guerra contro un nemico invisibile quanto aggressivo.

Ma Daniela non si è arresa; anzi, da questo incubo ha saputo far fiorire dei semi di speranza e in pochi mesi è diventata il simbolo di tutti quei lavoratori autonomi che nel nostro Paese non sono salvaguardati nei diritti più essenziali, negli episodi più brutti o più felici che l’esistenza di ognuno può attraversare, come la scoperta di una malattia, ma anche di una nuova vita che cresce nel grembo di una donna.

Daniela Fregosi ha deciso di metterci la faccia, non solo per interessi personali, ma anche per assurgere al ruolo di sostenitrice di tutti i lavoratori autonomi che si sono sentiti indifesi nei momenti di bisogno o di necessità, qualsiasi essa fosse: prima ha creato un blog che ha permesso di accendere i riflettori sulla sua situazione, poi è nata l’idea di una petizione.

Con la sottoscrizione di firme, si chiede al Governo e al Ministro del lavoro, Giovanna Poletti, che venga istituito anche per i lavoratori autonomi il diritto ad un’indennità di malattia che copra l’intero periodo di inattività, il diritto ad un’indennità di malattia per chi abbia versato all’Inps almeno 3 annualità nel corso della sua intera vita lavorativa e, nel caso in cui ci si debba sottoporre a terapie invasive (chemio, radio, etc), ad un indennizzo relativo alla malattia uguale a quello stabilito per la degenza ospedaliera. Viene richiesto inoltre il riconoscimento della copertura pensionistica figurativa per tutto il periodo della malattia e la possibilità di sospendere tutti i pagamenti (Inps, Irpef), che saranno poi dilazionati e versati a partire dalla piena ripresa lavorativa, e l’esclusione dagli studi di settore.

L’obiettivo della petizione è fissato a 40mila firme, poi è in programma un incontro con il Ministro del lavoro.

A fianco di Daniela Fregosi, oltre a decine di migliaia di lavoratori che reclamano dignitosamente i loro diritti, si sono schierati anche l’Acta (Associazione consulenti terziario avanzato) e la Consigliera di parità della Provincia di Grosseto, Fulvia Perillo.

In qualità di Consigliera di Parità – dichiara Fulvia Perillo, mi è sembrato doveroso sostenere l’azione di Daniela. Questa problematica è stata portata per la prima volta a conoscenza dell’opinione pubblica nazionale da una donna grossetana e tale circostanza ci riempie di orgoglio. Daniela ha deciso di parlare della sua situazione anche per tutelare altri soggetti e questo suo atteggiamento è stato veramente lodevole. Inoltre, è stata colpita da una malattia molto frequente nell’universo femminile, anche fra le ragazze, e anche per questo la sua esperienza potrà rivelarsi utile  per altre lavoratrici”.

Ritengo questa petizione un’azione molto importante nella lotta per i diritti sul lavoro – spiega Fulvia Perillo : consideriamo infatti che gli autonomi rappresentano circa un quarto di tutti i lavoratori e, nella maggior parte dei casi, non appartengono a nessuna cassa previdenziale di categoria e non sono quindi mai rappresentati nei tavoli tra le parti sociali. E’ chiaro quindi quanto sia necessaria una legislazione che tuteli i diritti anche per questa categoria ed invito tutti a firmare la petizione per far sentire la nostra voce”.

Il primo obiettivo della petizione erano 15mila firme, ma poiché sono state raggiunte in poco tempo, ora si punta alla soglia fatidica delle 40mila sottoscrizioni per avere un peso maggiore nei confronti del Ministro del Lavoro e del Governo; ad oggi è stata toccata la quota delle 30mila firme.

Nel momento in cui ho scoperto di essere stata colpita dal cancro – spiega Daniela Fregosinon ho pensato alle terapie che avrei dovuto affrontare, ma la mia prima preoccupazione è stata quella di come poter conciliare gli impegni lavorativi con la necessità di dovermi curare. Ho studiato a fondo la Costituzione e, con grande disappunto, ho scoperto che nessun articolo avrebbe potuto tutelare la mia condizione di lavoratrice autonoma. Di conseguenza, una simile situazione mi ha portato giocoforza a fare spesso delle scelte: o rispettavo la mia agenda di impegni professionali o vi rinunciavo per sottopormi a periodici cicli di cure piuttosto devastanti dal punto di vista fisico e psicologico”.

I primi tempi sono stati terribili, poi ho deciso di farmi forza e ho aperto il mio blog, che nel giro di poco ha fatto registrare 48mila accessi – continua Daniela Fregosi -. Questa è stata la molla che mi ha spinto a mettermi in gioco sempre di più, a rendere pubblica la mia condizione e ad organizzare questa petizione. Contrariamente a quanto pensa qualcuno, con questa azione non voglio tagliare i diritti ai lavoratori dipendenti per darli a quelli autonomi, ma desidero che siano maggiormente tutelate tutte le categorie perché di fronte alla malattia siamo tutti uguali”.

Purtroppo, al giorno d’oggi rivelare la propria malattia sembra un segno di debolezza – conclude Daniela Fregosi -. Le persone hanno paura a farlo perché temono di perdere il lavoro o di essere discriminate nel proprio ambito professionale. Viviamo in un mondo esigente, che pretende quasi la perfezione e la mia petizione intende anche sovvertire questa mentalità fuorviante. Le decine di migliaia di firme raccolte dimostrano che esiste un mondo sommerso di persone che soffrono, ma che finalmente trovano il coraggio di alzare con dignità la voce per tutelare i propri diritti”.

In Italia gli autonomi rappresentano il 23% di tutti i lavoratori – dichiara l’avvocata Giuliana Romualdie questa scelta scaturisce soprattutto dalla crisi economica che sta attanagliando il nostro Paese. Questa condizione occupazionale comporta una serie di gravami fiscali che i soggetti devono assolvere indipendentemente dal loro reddito ed anche per questo una persona che deve, per malattia o per altre situazioni, sospendere la propria attività si trova in difficoltà in assenza di tutele specifiche da parte dello Stato”.

Anche il presidente della Provincia, Leonardo Marras, ha firmato la petizione e sostiene la lotta di Daniela e di tutti i lavoratori autonomi.

E’ un nostro dovere garantire gli stessi diritti a tutti i lavoratori, come sancisce la nostra Costituzione – dichiara Marras -; la salute è il bene più prezioso che abbiamo e ogni lavoratore deve avere il diritto di tutelarla”.

E’ possibile seguire le azioni di Daniela Fregosi sul blog “Afrodite K”, al link: http://www.tumoreseno.blogspot.it/, mentre la petizione si trova al link: https://www.change.org/it/petizioni/enrico-letta-diritti-ed-assistenza-ai-lavoratori-autonomi-che-si-ammalano.

Nella foto in allegato, da destra: Fulvia Perillo, Consigliera di Parità della Provincia di Grosseto, Daniela Fregosi, libera professionista maremmana promotrice della petizione, e Giuliana Romualdi, avvocato.

Print Friendly, PDF & Email

Lascia un commento

* Utilizzando questo form si acconsente al trattamento dati personali secondo norma vigente. Puoi consultare la nostra Privacy Policy a questo indirizzo

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Ti potrebbero interessare

Le tue preferenze relative alla privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy