Grosseto. Ciò che è accaduto poche ore fa in Emilia Romagna ci ricorda ancora una volta quanto sia fragile il nostro territorio; un rischio idrogeologico che di fatto caratterizza l’Italia intera, anche per la conformazione geomorfologica che ha la nostra nazione.
L’evento alluvionale dell’Emilia Romagna deve spingere gli Enti preposti, anche nel nostro territorio, ad un momento di riflessione.
Ed è per questo motivo che in modo congiunto e sinergico il consigliere comunale di Roccastrada Franca Gramola ed il consigliere provinciale Walter Capitani hanno presentato oggi una mozione a Comune e Provincia, Enti accomunati dalla medesima figura apicale, Francesco Limatola.
“La mozione chiede un fermo e deciso impegno del Comune di Roccastrada e della Provincia di Grosseto affinché i due Enti intervengano, direttamente o attraverso i soggetti giuridici preposti, per un rapido ripristino di una situazione che desta preoccupazione nei residenti della zona del Madonnino, a cavallo del confine tra i comuni di Grosseto e Roccastrada – si legge in una nota di Palo Pazzagli, commissario, della sezione Alta Maremma – Roccastrada/Gavorrano della Lega – . L’area in trattazione fu interessata da un indelebile evento alluvionale. Sono trascorsi esattamente 20 anni da quel tragico evento. Le piogge cadute a dismisura nella piana tra Sticciano Scalo, Ribolla e Castellaccia trovarono come ostacolo per il loro deflusso la SS 1 Aurelia. La strada statale, come è noto, nel tratto tra Braccagni e Giuncarico è stata realizzata in modo sopraelevato rispetto al piano di campagna; ciò costituì all’epoca una sorta di argine, che impedendo il deflusso delle acque, provocò l’allagamento dei poderi limitrofi e dell’intera area artigianale, dove oggi sorgono tra l’altro varie strutture agroalimentari. Un vero e proprio disastro”.
“Per ovviare a questo increscioso problema, pochi anni dopo Anas intervenne realizzando dei tombini, i quali dovrebbero consentire all’acqua in eccesso di defluire sotto alla SS 1, così da impedire i tanto temuti allagamenti. In un recente sopralluogo congiunto, i nostri amministratori Gramola e Capitani, alla presenza di alcuni cittadini lì residenti, hanno potuto constatare come quei tombini risolutivi siano oggi prevalentemente occlusi da detriti e materiale vegetale. Gli stessi cittadini hanno riferito di aver sollecitato più e più volte la Provincia, ma anche il Comune, a porre rimedio a questa situazione. Fin qui nulla è stato fatto – termina il comunicato -. Nella ferma convinzione che certe manutenzioni debbano essere strutturali, quindi periodiche e senza necessità che qualcuno le solleciti, i due consiglieri della Lega hanno presentato quest’oggi le rispettive mozioni, impegnando i due Enti guidati dal piddino Limatola ad attuare misure urgenti e risolutive alla problematica sopra descritta”.