Grosseto. L’associazione Occhi di Gatto è stata invitata a partecipare alla 3ª Commissione consiliare del Comune di Grosseto, convocata perlunedì 26 maggio alle 12 nella sala consiliare del Municipio in piazza Duomo 1.
All’ordine del giorno un solo punto: “Informativa Affari animali, colonie feline”. La seduta è pubblica e aperta alla cittadinanza.
“A marzo avevamo segnalato la chiusura di alcune colonie feline e il rifiuto di censirne altre, chiedendo la convocazione di una commissione aperta alle associazioni. In quell’occasione avevamo proposto sei punti – si legge in una nota dell’associazione -: verifica del rispetto della normativa vigente, modifica del regolamento comunale, campagne di sterilizzazione, individuazione di spazi per ricoveri e cure veterinarie, istituzione della Consulta per gli animali, proposte per la tutela della fauna selvatica e il benessere dei cani. Augurandoci che la Commissione apra finalmente un confronto costruttivo con le associazioni, condividiamo con l’amministrazione comunale una circolare ministeriale e due pareri (1 e 2) forniti dal Dott. Enrico Moriconi, medico veterinario, già dirigente Ssn e Garante per i diritti degli animali della Regione Piemonte, oltre che consulente legale forense in etologia e benessere animale”.
“La circolare del Ministero della Salute Dgsaf 0006019-P-07/03/2017 chiarisce che tutti i gatti liberi, non di proprietà, devono essere sterilizzati, indipendentemente dal fatto che appartengano a colonie censite o meno e che vivano in luoghi pubblici o privati – prosegue il comunicato –. Il Ministero evidenzia infatti che la Legge 281/91 ‘indica come condizione necessaria e sufficiente per la sterilizzazione, da parte dell’autorità competente, lo status di ‘gatto libero’ non prevedendo restrizioni o limitazioni in base alle caratteristiche del gruppo in cui l’animale vive, né all’estensione del territorio o al titolo di proprietà del luogo (pubblico o privato) in cui lo stesso si è stabilito’. Il Dott. Moriconi evidenzia che la responsabilità della sterilizzazione ricade sui Comuni, e quindi sui sindaci, come stabilito dalla Legge 281/91. La Legge regionale toscana 59/2009, che assegna il compito alle Usl, è in contrasto con la Legge nazionale che le è sovraordinata.
“La Regione, scegliendo le Usl come enti attuatori, deve vigilare sulla loro efficacia. Diversamente si configura una violazione della legge nazionale ed il sindaco, quale autorità sanitaria locale, ha il dovere di garantire l’applicazione della legge, superando eventuali ostacoli operativi delle Usl – sottolinea l’associazione -. Per quanto riguarda la tutela delle colonie feline, la sentenza n. 23693/2009 del Tribunale di Milano ribadisce che le colonie hanno diritto a un habitat stabile, pubblico o privato, dove i gatti possano vivere e alimentarsi. L’habitat diventa parte integrante della colonia e, indipendentemente dalla proprietà del suolo, né la presenza dei gatti né il riconoscimento della colonia possono essere contestati. Nessuna norma vieta di nutrire i gatti randagi nei luoghi che frequentano. Vietare l’alimentazione o impedire l’habitat equivale a una violazione della legge nazionale. Il mancato riconoscimento o la cancellazione di una colonia compromettono la tutela dei gatti liberi, che dipendono dal punto di alimentazione, causandone sofferenza e configurando una violazione di legge. Anche la presenza di semplici coperture per proteggere le ciotole per il cibo dal maltempo è parte integrante delle attività di tutela: rimuoverle può arrecare danno alla salute degli animali”.
“Ne consegue che alcuni articoli del Regolamento comunale di Grosseto per la tutela degli animali, quali ad esempio 5, 34, 36 e 37, risultano in contrasto con la Legge 281/91 e dovranno essere modificati dal Consiglio comunale per non incorrere in violazioni – termina la nota –. Occhi di Gatto rinnova la disponibilità a collaborare con i consiglieri della Commissione per apportare le necessarie modifiche e garantire la piena tutela degli animali sul territorio comunale”.