Home Grosseto Verso le amministrative: i candidati sindaco si sfidano in un dibattito

Verso le amministrative: i candidati sindaco si sfidano in un dibattito

di Roberto Lottini
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Due ore di proposte, progetti, discussioni e ragionamenti sulla Grosseto del futuro: sono questi gli ingredienti che hanno caratterizzato il dibattito pubblico tra i candidati a sindaco del capoluogo maremmano, che si è svolto oggi pomeriggio in piazza Caduti di Nassyrya e che è stato organizzato dalla lista civica Grosseto Oggi per Domani.

Marco Barzanti (Partito Comunista d’Italia), Massimo Ceciarini (Insieme, a Sinistra), Massimo Felicioni (Grosseto Oggi per Domani), Giacomo Gori (Movimento 5 Stelle), Lorenzo Mascagni (Noi per Grosseto), Federico Trotta (Forza Nuova) e Carlo Vivarelli (Toscana Stato) sono stati protagonisti di un confronto civile, spontaneo, in cui però non sono mancati i toni accesi che sono tipici di ogni campagna elettorale.

Unico assente al dibattito, moderato dal giornalista Carlo Vellutini, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, che nei giorni scorsi aveva annunciato che non avrebbe partecipato all’iniziativa.

Dopo aver avuto cinque minuti di tempo ciascuno per illustrare il proprio programma elettorale, ogni candidato ha avuto a disposizione tre minuti per rispondere ad ognuna delle due domande poste dal moderatore.

Il dibattito si è concluso con l’appello al voto di ogni candidato, per il quale è stato concesso un minuto per ogni aspirante alla carica di sindaco.

La prima domanda

La prima domanda rivolta ai candidati era relativa al modo in cui il Comune può avvicinarsi ai cittadini e a come l’amministrazione comunale può mettere in atto un’azione di governo il più possibile trasparente.

Ecco le risposte dei singolo candidati:

Marco Barzanti: E’ necessario riportare nei vari quartieri della città e nelle frazioni gli uffici comunali“;

Massimo Ceciarini: Tutte le delibere progettate dalla Giunta e dal Consiglio comunale devono essere conosciute dai cittadini prima di essere approvate. Inoltre, deve essere trasmesso via web il Consiglio comunale ed è necessaria la creazione di una consulta dei quartieri, indispensabile dopo la sparizione delle circoscrizioni“;

Massimo Felicioni: Bisogna incidere sulla gestione dei rifiuti e del sistema idrico e abbassare le relative tariffe. Inoltre, è necessaria un’azione concreta sul decoro urbano e il futuro sindaco dovrà stare il più possibile in mezzo alla gente“;

Giacomo Gori: Gli amministratori devono dare il buon esempio. Attraverso la creazione del ‘Modello Grosseto’, che abbiamo ideato, la Giunta e il Consiglio comunale si riuniranno pubblicamente ed i cittadini potranno partecipare alla vita istituzionale del Comune“;

Lorenzo Mascagni: Da un po’ di tempo a questa parte, le istituzioni, così come i partiti, si sono chiuse in sè stesse. Bisogna riattivare i canali della partecipazione e proprio il Partito democratico ha dato il buon esempio attraverso le primarie. Con me il Comune avrà sempre le porte aperte“;

Federico Trotta: Il Comune deve saper offrire servizi ai cittadini ed è necessario semplificare la burocrazia“;

Carlo Vivarelli: “Sinceramente non credo molto alla possibilità di un’azione trasparente da parte delle istituzioni perchè la trasparenza è nemica del potere. I cittadini, le associazioni e le aziende devono avere il coraggio di denunciare un sindaco che non governa in modo onesto“.

La seconda domanda

La seconda domanda rivolta ai candidati è partita dall’assunto che il Comune di Grosseto dovrà avere un ruolo di traino per le altre amministrazioni comunali maremmane dopo la sparizione della Provincia. A questo proposito, è stato chiesto agli aspiranti sindaci quali siano i punti del loro programma per far crescere il capoluogo maremmano e far diventare Grosseto il punto di riferimento dell’intera provincia.

Ecco le risposte dei candidati:

Marco Barzanti:Negli ultimi 10 anni, il Pd ha governato male, non mettendo in atto alcuna azione concreta per sviluppare l’economia, il turismo e i trasporti. Bisogna incentivare le imprese, aiutare le famiglie in difficoltà attraverso sgravi fiscali. Basta con i voucher, che limitano i diritti dei lavoratori“;

Massimo Ceciarini: L’economia di Grosseto è totalmente bloccata. Va creato un piano di eventi che sappia destagionalizzare il turismo e che possa portare visitatori durante tutto l’anno. Bisogna riformare Fondazione Grosseto Cultura, perchè al suo interno ci sono troppe persone legate alla politica e che non sanno progettare iniziative. Inoltre, vanno date agevolazioni fiscali per far ripartire l’edilizia e supportare gli anziani, che sono una risorsa per la nostra società“;

Massimo Felicioni: Bisogna sostenere le microimprese artigianali ed agricole. Il Comune deve fare da garante con le banche per supportare le aziende in difficoltà e i commercianti che hanno intenzione di aprire un’attività. E’ necessario che i Comuni della Maremma facciano rete per far sentire la loro voce in Regione“;

Giacomo Gori: Grosseto deve diventare la capitale della bioregione per sviluppare il patrimonio ambientale, culturale e naturale della Maremma. Noi avremo a disposizione un professionista che ci permetterà di realizzare questo progetto. Inoltre, un comitato tecnico-scientifico collaborerà gratuitamente con la Giunta per sviluppare e concretizzare le nostre idee per la crescita di Grosseto“;

Lorenzo Mascagni: Il Comune dovrà avere una migliore capacità di visione, di unire gli altri Comuni e di governare per guidare il territorio maremmano. Grosseto dovrà diventare un centro di servizi per dare visibilità agli altri Comuni della provincia. Infine, bisogna supportare le realtà che investono“;

Federico Trotta: “Grosseto dovrà diventare un modello per la Maremma, incentivando la tradizione agricola e artigianale. Inoltre, i nostri prodotti dovranno essere promossi attraverso il marchio ‘Deco’. Infine, bisogna valorizzare le tradizioni locali e le famiglie della nostra provincia”;

Carlo Vivarelli: A Grosseto deve essere ristabilita la legalità, deve essere sviluppata l’agricoltura, che va difesa dai prodotto stranieri che invadono i nostri supermercati. La Maremma va difesa dalle assurde politiche dello Stato e dell’Unione Europea“.

L’appello al voto

Infine, i candidati hanno rivolto un appello al voto agli elettori:

Marco Barzanti: Oggi si vive peggio rispetto a qualche anno fa: i lavoratori sono senza diritti, la sanità è vittima di tagli, la scuola è in difficoltà. Il Partito Comunista d’Italia vuole tutelare questi valori“;

Massimo Ceciarini: Grosseto ha bisogno di un sindaco che sappia difendere i cittadini e i loro diritti. Io sarò il sindaco di tutti per tutelare l’ambiente, il sociale, la cultura del capoluogo maremmano“;

Massimo Felicioni: Noi saremo a fianco dei cittadini con i fatti, perchè conosciamo gli strumenti per governare e sappiamo concretizzarli. Noi siamo in grado di tradurre le idee in fatti“;

Giacomo Gori: Il Movimento 5 Stelle è una proposta credibile. In questa campagna elettorale sono nate molte liste civiche al contrario per far prendere voti ai candidati. In queste elezioni esiste la possibilità del voto disgiunto: gli elettori votino pure amici o parenti candidati al Consiglio comunale, ma scelgano me come sindaco. Non bisogna disperdere il voto in piccoli partiti che non possono contrastare nè il centrodestra, nè il centrosinistra“;

Lorenzo Mascagni: Attraverso le primarie, abbiamo attivato un processo di partecipazione che ha unito i partiti e la società civile. Siamo persone serie, lo abbiamo dimostrato e vogliamo attingere alla fiducia e alla speranza. Con questi valori, la città rinascerà“;

Federico Trotta: Bisogna votare Forza Nuova per tutelare i diritti dei grossetani, delle famiglie, dell’agricoltura. Noi combatteremo per questa terra“;

Carlo Vivarelli: Crediamo in un mondo fatto di nazioni e di popoli, che non deve finire in mano alle banche e alle lobby del potere“.

Le polemiche

Nel corso del dibattito, non sono mancate le polemiche tra i candidati.

Lorenzo Mascagni è stato interrotto da alcuni attivisti del Movimento 5 Stelle al grido di “Onestà onestà, onestà” e “Noi Verdini non lo vogliamo“. Il candidato di “Noi per Grosseto” ha replicato con il consueto aplomb, affermando: “Io difendo Pizzarotti e Nogarin e non mi permetto di  accusarli di disonestà. Dovrà essere la legge a stabilire se questi sindaci sono onesti o meno“.

Massimo Ceciarini, invece, ha chiesto ai milintanti di Forza Nuova di ammainare le loro bandiere perchè “da uomo di sinistra sono distante anni luce dai loro principi“.

Sempre il candidato di Insieme, a Sinistra ha lanciato una stoccata al Movimento 5 Stelle: “I pentastellati sono convinti di essere l’unico schieramento politico onesto, ma quando Berlinguer poneva la questione sul modo di fare politica con onestà, loro neanche esistevano. Non approvo, inoltre, il fatto che la Giunta annunciata da Gori sia composta da soli uomini“.

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