Manciano (Grosseto). L’assessore Marco Galli, il consigliere comunale di Manciano con delega alla cultura, Matteo Bartolini e i rappresentanti della Pro Loco di Saturnia sono stati ad Agnone (in provincia di Isernia) per partecipare alla “Festa dei fuochi rituali“, che raggruppa 22 Comuni in tutta Italia legati dalla tradizione folcloristica dell’accensione dei fuochi.
Ad Agnone è stata protagonista la Focarazza, il rito che si celebra a Saturnia, in piazza Vittorio Veneto, ogni fine anno. Il falò rappresenta infatti l’anno vecchio che scaramanticamente viene bruciato, come a volersi disfare delle sue brutture, nella speranza che il seguente sia migliore.
La festa del fuoco e della gioia è nata vari decenni fa e ancora oggi, dopo più di quarant’anni, è molto sentita ed attesa. Gli addetti alla Focarazza, i cosiddetti “fochisti”, cercano, tagliano e preparano la legna già molti giorni prima della manifestazione e il 31 dicembre, dopo aver preparato la piramide di legno, intorno alle 22 si accende il fuoco nella piazza principale e la cittadinanza si raccoglie tutta intorno al focolare per stare in compagnia ed assistere a spettacoli musicali e pirotecnici. La cerimonia va avanti tutta la notte e dal giorno successivo, cioè il primo dell’anno nuovo, quasi par rievocare gli antichi Saturnali, si prosegue con la festa, si mantiene vivo il fuoco. Un focolare all’aperto che raduna in una specie di benedizione grandi e piccini, vecchi a bambini. Sulla brace si cuociono patate e cipolle e sulla fiamma vengono abbrustolite salsicce e bistecche. Tutto questo continua fino al giorno dell’Epifania.
Ed è per tutelare e mantenere viva la tradizione che il Comune di Manciano ha aderito al protocollo d’intesa promosso dal Comune di Agnone per la conservazione e la riproposizione degli antichi rituali del fuoco. E così sabato 7 dicembre anche Saturnia ha sfilato con gli altri protagonisti durante alla terza edizione della “Festa dei fuochi rituali” organizzata dall’ente molisano. E non solo: l’assessore Galli ha partecipato al convegno “Rete dei fuochi cerimoniali” nel quale si è parlato di inserire la tradizione nel patrimonio Unesco.
«Per Manciano – dichiarano Galli e Bartolini – questa è stata un’opportunità preziosa per far conoscere una delle tradizioni più significative del nostro territorio: la Focarazza di Saturnia. Questo rito, che ogni anno illumina piazza Vittorio Veneto a Saturnia, rappresenta molto più di un semplice falò. È un momento di comunità, memoria e speranza, in cui bruciamo simbolicamente le negatività dell’anno passato per accogliere con fiducia e gioia il futuro. La Focarazza non è solo un evento, ma un rituale vivo che, attraversa le generazioni, coinvolgendo tutta la cittadinanza, dai più piccoli ai più anziani, in una celebrazione che fonde sacro e profano, passato e presente. Abbiamo avuto l’onore di portare questa tradizione a Agnone, stringendo un legame importante con altre comunità italiane che condividono l’amore per le antiche usanze legate al fuoco. La nostra adesione al protocollo d’intesa promosso dal Comune di Agnone sottolinea l’impegno di Manciano nel tutelare, conservare e valorizzare questi antichi rituali, che rappresentano una parte fondamentale della nostra identità. Ringraziamo di cuore il Comune di Agnone per l’accoglienza calorosa e per aver dato vita a un evento così significativo e un grazie particolare va alla Pro Loco di Saturnia e ai fochisti che hanno partecipato con noi alla festa, mettendo in mostra le loro doti nella realizzazione della piramide di legno. Eventi come questo ci ricordano quanto sia importante custodire le tradizioni, perché esse ci raccontano chi siamo e ci uniscono nel tempo».