Doppio appuntamento nel weekend a Montemerano.
Sabato 21 agosto, alle 21, alla biblioteca di storia dell’arte, l’Accademia del Libro invita alla conversazione di Maurizio Melani, Lucio Niccolai, Daniele Pratesi “La provincia di Grosseto – Dalla grande guerra all’avvento del fascismo”.
Tra il 29 giugno e il primo di luglio di cento anni fa le squadracce fasciste presero d’assalto Grosseto, distruggendo con il fuoco la Camera del lavoro, le sedi dei partiti di sinistra, la tipografia dove si stampava il giornale socialista, la libreria Signorelli, i luoghi di ritrovo, le case, le botteghe e gli studi dei “sovversivi”. Gli scontri provocarono 5 morti e numerosi feriti, anche gravi, mentre l’amministrazione socialista, democraticamente eletta nel 1920, veniva costretta alle dimissioni e i suoi esponenti obbligati all’esilio. Il 10 luglio 1921 i fascisti si impadronirono di Orbetello e di diversi comuni della Maremma meridionale, tra i quali Manciano. Il 24 luglio si accanirono contro Roccastrada, dove compirono una vera e propria strage. Poi, a metà agosto, fu la volta di Follonica e Gavorrano, finché tutta la provincia cadde sotto il dominio fascista.
A partire dall’immediato primo dopoguerra, mezzadri, braccianti e minatori avevano raggiunto, a prezzo di estenuanti lotte, importanti risultati sul fronte dei diritti dei lavoratori, mentre gli ex combattenti formavano cooperative di produzione e lavoro e rivendicavano le terre incolte dei grandi latifondisti, ottenendo anche provvedimenti legislativi che venivano, seppur parzialmente, incontro alle aspirazioni di chi tanto aveva dato nel conflitto mondiale.
Con la fascistizzazione vennero brutalmente cancellate tutte le conquiste ottenute, compresi i miglioramenti contrattuali, e per più di vent’anni si bloccò il percorso che avrebbe potuto ottenere migliori condizioni di vita delle classi lavoratrici.
Sabato 21 agosto si ripercorreranno questi eventi dei quali ricorre il centenario. Ne parleranno, in una conversazione a più voci, Maurizio Melani, Lucio Niccolai e Daniele Pratesi, studiosi di storia locale, che offriranno il loro contributo di ricerche e riflessioni con l’ausilio di documenti, immagini e memorie. Nell’occasione verranno mostrati i registri originali (1919-1922), miracolosamente scampati alla furia fascista, della Lega proletaria ex combattenti di Manciano, sezione locale di un’organizzazione nazionale che raccolse fino a 1.300.000 iscritti, di cui poco si è scritto e si sa in Maremma.
Domenica 22 agosto, alle 21.30, in piazza del Castello, Paolo Mari e Cosimo Postiglione si esibiranno nel concerto “Non è la rosa, non è il tulipano. Piante, fiori e Fabrizio De Andrè”
L’Accademia del Libro e la Pro Loco di Montemerano ospitano lo spettacolo di teatro-canzone di Paolo Mari e Cosimo Postiglione, progetto nuovissimo che racconta i miti, le leggende e le storie che da sempre legano lo studio dei vegetali alle vite degli uomini.
I monologhi teatrali originali si alternano con le canzoni di Fabrizio De André, perché il pubblico possa essere guidato in un giardino botanico colorato di musica e di teatro.
I testi originali sono scritti ed interpretati da Cosimo Postiglione, attore, cantante, autore e biologo. Gli arrangiamenti e le esecuzioni musicali sono curati da Paolo Mari, maestro di chitarra e musicista di grande esperienza.
L’accesso è consentito ai soli possessori di Green Pass con prenotazione obbligatoria al numero 335.7617773.
I prenotati potranno recarsi prima dell’inizio della conversazione presso il bar “Il Glicine” per un aperitivo con spuntino al prezzo concordato di 10 euro.