Sabato primo aprile, alle 17.30, alla biblioteca comunale di storia dell’arte di Montemerano, si terrà l’incontro intitolato “Capolavori del Rinascimento in Europa – Mathis Grünewald e l’Altare di Isenheim”, una conversazione con immagini a cura di Marilena Pasquali, con un intervento di Enrica Ravenni.
L’incontro
All’approssimarsi della Pasqua, è sembrato opportuno approfondire la riflessione sulla grandezza artistica e storica di uno dei capolavori assoluti del Rinascimento europeo, il maestoso “Altare a sportelli” concepito e dipinto da Mathis Grünewald tra il 1512 e il 1515 per la chiesa del convento degli Antoniti a Isenheim, in Alsazia, oggi conservato al Musée Unterlinden di Colmar.
Meta ogni anno di circa 350.000 visitatori, l’altare – con le sue nove grandi tavole dipinte, l’una all’altra incardinate in tre possibili, successive aperture – si presenta come un impressionante libro figurato d’intensa visionarietà e forte tragicità in cui il destino dell’uomo, con tutto il peso della fatica e del dolore di vivere, si sublima nella presenza divina, qui sintetizzata nella figura straziata del Cristo crocifisso, a cui fa da contrappeso un’altra immagine chiave dell’altare: la figura calda di amore e tenerezza della Madre che stringe a sé il Bambino.
Poco si sa dell’autore, contemporaneo del Michelangelo dei primi interventi nella Cappella Sistina, e perfino il suo nome non è certo. Ma è indubbio che si tratta di un artista di prima grandezza, un grande solitario combattuto tra la formazione cattolica e l’attrazione per la Riforma luterana (quest’anno si celebra il 500° anniversario dell’affissione delle 95 tesi di Martin Lutero sul portone della Schlosskirche di Wittenberg).
Da una tanto tormentata e profonda religiosità è nato l’Altare di Isenheim, opera eccezionale che può a buon diritto essere considerata tra le pietre di fondazione della cultura e della civiltà europea.
Marilena Pasquali ne illustrerà la genesi e la struttura, accompagnando la conversazione con riproduzioni dell’insieme e dei particolari, mentre Enrica Ravenni, storica dell’arte del XX secolo, si soffermerà sul fondamentale influsso della pittura di Mathis Grünewald sulla nascita e gli sviluppi dell’espressionismo tedesco.