Sabato 27 giugno, alle 21.30, ai poderi di Montemerano, nel comune di Manciano, la compagnia del Teatro Studio di Grosseto porta in scena “Tre pezzi cento lire”, spettacolo di Luciana Bellini con l’adattamento e la regia a cura di Mario Fraschetti.
Lo spettacolo
Con la consueta arguzia e semplicità, Luciana Bellini ripercorre quel periodo cruciale della nostra storia, i primi anni Cinquanta, l’avvento della plastica, degli elettrodomestici, del benessere apparente, che ha cambiato volto alla società. Ci sarà da ridere teneramente, ma non si potrà fare a meno di cogliere un’amara analisi, che ora più che mai mostra i risultati di scelte scellerate.
L’intento di mettere in scena una storia dialettale e contadina non è soltanto per un moto di dovuta simpatia, ma ha una precisa esigenza politica e civile: “…Si potrebbe dire che la poesia dialettale è un paesaggio notturno colpito a un tratto dalla luce. Per quanto mediocre essa sia… pone sempre di fronte a un fatto compiuto, con tutta la fisicità di una nuvola o di un geranio“. (Pier Paoli Pasolini in “Scritti Corsari”).
Nello spettacolo confluiscono altri acquerelli tratti da diversi testi di Luciana Bellini (“Racconti Raccontati”, “La Capitana”, “La terra delle donne”). La messa in scena attinge dall’introduzione a cura di Antonello Ricci e dal “ritrattino” dell’autrice che ha composto in prosa Corrado Barontini.
Gli interpreti sono Enrica Pistolesi, Luca Pierini, Cosimo Postiglione, Daniela Marretti, Mirio Tozzini, Beatrice Solito.
La regia dei movimenti e gli oggetti di scena sono a cura di Valeria Petr