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Comuni ciclabili: Massa Marittima entra nella rete promossa dalla Fiab

di Redazione
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Il Comune di Massa Marittima ha visto accolta la sua richiesta di far parte dei Comuni ciclabili entrando così nel circuito delle città italiane a misura delle due ruote per il 2020.

L’ufficialità è arrivata giovedì 30 aprile da parte della Fiab, Federazione italiana ambiente e bicicletta, che ha promosso la terza edizione del Riconoscimento nazionale Comuni ciclabili, rivolta ai Comuni italiani che dimostrano di possedere i requisiti fondamentali per garantire adeguata accoglienza e idonei servizi e infrastrutture per la mobilità a due ruote. Scopo dell’iniziativa è rendere noto a turisti e cittadini quali sono i Comuni italiani che possono essere vissuti e visitati in bicicletta e al tempo stesso stimolare le amministrazioni locali a diventare sempre più accoglienti per chi viene a visitarli in bicicletta.

Fiab redige inoltre una “Guida ai Comuni ciclabili d’Italia” a diffusione gratuita on line, con una scheda sintetica per ogni Comune aderente, con il fine di promuovere a livello turistico i “Comuni ciclabili” e diffondere la cultura della ciclabilità.

Siamo molto soddisfatti di aver ottenuto questa opportunità – spiega Irene Marconi, assessore al turismo –: una splendida occasione per rivalutare la bicicletta come mezzo di trasporto sostenibile, anche nell’ottica della ripartenza del nostro turismo nell’epoca del Covid che impone a tutti di ripensare tanti aspetti: dall’ospitalità, alla promozione e alla mobilità”.

Massa Marittima va ad unirsi ai comuni di Follonica, Castiglione della Pescaia e Scarlino che ne fanno già parte.

Entrare nel club dei Comuni ciclabili – sottolinea Maurizio Giovannetti, assessore con delega ai progetti turistici – è il primo passo verso un progetto più ampio che faccia del nostro territorio un punto di riferimento per il turismo ciclistico di tutti i settori, dai professionisti alle famiglie, e ben venga tale riconoscimento, in questo particolare momento di emergenza, dove la forte crisi del turismo potrà anche ripartire dalla proposta di attività all’aria aperta in territori naturali“.

“Abbiamo tutte le carte in regola – aggiungono gli assessoriper far conoscere ai cicloturisti, ma anche a chi vorrà iniziare a cimentarsi con questa attività, il nostro territorio grazie ad una fitta rete di percorsi ciclabili adatti a tutte le capacità. Poi non bisogna dimenticare che l’uso delle due ruote garantisce il distanziamento personale ed è un’attività fisica che contribuisce alla salute individuale e collettiva, ed oggi più che mai è responsabilità di tutti prendersi cura della salute propria e altrui”.

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