Il Consiglio provinciale, nella seduta di oggi, ha approvato all’unanimità il calendario venatorio 2012-2013. L’impianto generale rimane quello degli anni precedenti, fatta eccezione per alcuni elementi di novità, che interessano la caccia di selezione e, seppur in maniera minore, la caccia al cinghiale.
L’apertura è fissata per domenica 16 settembre 2012, per le specie indicate nel calendario regionale e, come ogni anno, la chiusura sarà il 31 gennaio 2013. La preapertura è prevista il primo settembre per le seguenti specie: tortora, gazza, ghiandaia e cornacchia. Nel corso del Consiglio provinciale è stato approvato all’unanimità anche il “Programma annuale di gestione e controllo del territorio non vocato alla presenza del cinghiale”.
“Quest’anno, la definizione del calendario venatorio è stata particolarmente impegnativa – spiega il presidente della Provincia Leonardo Marras – a causa delle incertezze legate alla recente modifica della normativa regionale, che è stata impugnata davanti alla Corte costituzionale per la parte che riguarda la caccia di selezione e la caccia al cinghiale. La Corte, tra l’altro, si deve ancora esprimere nel merito. E proprio sulla caccia di selezione siamo rimasti nell’incertezza, fino a poche ore prima della discussione del calendario venatorio in Consiglio provinciale, in quanto attendevamo il parere dell’Ispra, previsto dalla nuova normativa regionale. Il parere è comunque arrivato in tempo. A questo punto siamo in grado di presentare un calendario venatorio che, fatta eccezione per le questioni sciolte all’ultimo momento, è stato, comunque, ampiamente discusso e condiviso nei vari incontri con le associazioni venatorie e ambientaliste, che fanno parte della Consulta provinciale della caccia. Crediamo, quindi, di poter dare una risposta adeguata all’esigenza di garantire una equilibrata gestione faunistico-venatoria del territorio.”
“Sulle modifiche alla Legge regionale – continua Marras – la Regione, nel recente incontro con le Province, ha comunicato la volontà di richiedere all’Ispra un tavolo di concertazione nel quale affrontare anche la questione degli ungulati.”
Ecco, nel dettaglio, i contenuti del calendario venatorio 2012 -2013.
La caccia alla selvaggina migratoria con l’uso del cane è consentita dal 2 al 31 gennaio 2013, con limitazioni per la beccaccia, che può essere cacciata solo nelle zone boscate e non da appostamento. Dal 2 al 31 gennaio i palmipedi, i rallidi e i trampolieri sono cacciabili, in forma vagante, anche con l’uso del cane, soltanto nelle zone palustri e lungo i corsi d’acqua nelle aree comprese fra la ferrovia e il mare, nei comuni di Castiglione della Pescaia, Grosseto, Orbetello e Capalbio, al Lago dell’Accesa, nel comune di Massa Marittima, e nella zona palustre in località Voltina; a Istia d’Ombrone, nel comune di Grosseto. La caccia alla selvaggina migratoria, nel territorio non boscato, è consentita solo da appostamento, con o senza cane.
La caccia alla tortora è consentita dal 16 settembre al 30 dicembre 2012; alla gazza, alla cornacchia grigia e alla ghiandaia dal 16 settembre al 30 gennaio 2012.
La Provincia ha chiesto anche quest’anno alla Regione Toscana l’applicazione della deroga per la caccia al passero, allo storno, al cormorano e alla tortora dal collare.
La caccia alla starna e alla pernice rossa è in vigore dal 16 settembre al 31 ottobre 2012. Il divieto nei mesi di novembre e dicembre non si applica al territorio dell’Isola del Giglio, che non è interessato dalla reintroduzione della specie.
La caccia alla volpe in battuta e alla tana può essere effettuata dal 16 settembre fino al 31 gennaio 2012, con un massimo di 10 partecipanti e cani idonei (ad esempio, non da ferma). I cacciatori, singoli o in gruppo, che intendono effettuare battute di caccia nel mese di gennaio devono comunicarlo al Comando di Polizia provinciale telefonando al numero 0564/484901, o utilizzando la teleprenotazione, se stabilito unitamente allo stesso Comando. Devono indicare il Comune, la località e se l’attività verrà svolta al mattino o al pomeriggio. Entro il 20 marzo 2013 devono essere comunicati gli esiti delle cacciate.
La Provincia ha avanzato alla Regione Toscana la richiesta di modifica della Legge 20/2002 per avere la possibilità di allungare il periodo di caccia alla volpe fino al 15 marzo secondo le modalità stabilite dalle stesse Province.
La caccia alla lepre è consentita dal 16 settembre fino al 9 dicembre 2012, mentre la caccia al fagiano dal 16 settembre al 31 dicembre 2012.
La caccia al cinghiale è consentita dal primo novembre 2012 al 31 gennaio 2013. Nelle aree vocate si svolge quasi esclusivamente nella forma della battuta, mentre nelle aree di influenza e in tutte le aree non vocate esterne, l’abbattimento e la gestione del cinghiale sono definiti dal “Programma di intervento annuale del territorio non vocato” adottato dalla Provincia.
Per quanto riguarda la caccia di selezione, che interessa daini, caprioli, e mufloni, ci sono diverse novità nella programmazione: nei mesi di novembre, dicembre e gennaio, la caccia di selezione è consentita solo il lunedì e il giovedì. I piccoli di capriolo sono cacciabili dall’1 agosto al 30 settembre. E’ consentita la caccia dei maschi giovani e adulti di capriolo dal 15 agosto al 30 settembre e dall’1 giugno al 15 luglio. Per le femmine giovani e adulte la caccia è consentita dall’1 gennaio al 14 marzo. Per quanto riguarda il daino la caccia è aperta dall’ 1 agosto al 30 settembre e dall’1 novembre al 14 marzo per i maschi giovani e adulti; dall’1 agosto al 30 settembre per i piccoli; dall’1 gennaio al 14 marzo per le femmine giovani e adulte. La caccia al muflone è aperta dall’1 novembre al 28 febbraio.
L’esercizio venatorio nelle aree contigue alle Riserve naturali si svolge nella forma della caccia controllata e il cacciatore ha l‘obbligo di segnare la giornata di caccia sul tesserino regionale. In queste aree il cacciatore non può abbattere più di 15 capi al giorno di selvaggina migratoria, in particolare, al massimo 7 tortore, 2 beccacce, 3 palmipedi, 5 trampolieri e rallidi. Le giornate di caccia nelle aree contigue, escluse le battute di caccia al cinghiale, non possono essere più di 30. Non sono assoggettati a quest’ultima limitazione i cacciatori che hanno porzioni di territorio ricadente nell’area contigua. Queste disposizioni non valgono per quella parte di area contigua che ricade nell’area a particolare gestione di Caccia denominata “Laguna di Orbetello”.
Nelle Zone di Protezione Speciale (ZPS) individuate dalla Regione l’attività venatoria è consentita nel rispetto della normativa regionale. Nel mese di gennaio l’attività venatoria nelle ZPS è consentita, fatta eccezione per la caccia agli ungulati, nei soli giorni di domenica e giovedì.