Si prospetta un 2013 ricco di impegni e sfide importanti per la Provincia di Grosseto, legate da un lato alla complessa fase di ricostruzione post alluvione, in cui l’amministrazione provinciale è coinvolta in prima linea, e dall’altro alla necessità di continuare a svolgere nel migliore dei modi il proprio compito, nonostante una capacità di azione sempre più limitata dai tagli dei trasferimenti e dai vincoli del Patto di stabilità.
Il presidente Leonardo Marras e l’assessore provinciale al Bilancio e al Patrimonio dell’Ente, Federico Balocchi, hanno illustrato in una conferenza stampa alcune delle priorità del nuovo anno.
Sull’emergenza alluvione Marras ha chiesto una maggiore attenzione nazionale.
“Non possiamo far leva solo sulle risorse locali – ha dichiarato il presidente – E’ calata in modo verticale l’attenzione sulla vicenda, farò di tutto per rimetterla al centro. Mi aspetto che con la campagna elettorale per le politiche si parli dei bisogni del territorio e questo è senza dubbio uno dei più urgenti.
Anche dalle banche mi aspetto maggiore flessibilità e prontezza: il Protocollo che abbiamo sottoscritto prima di Natale è operativo, ma i tempi si stanno allungando in un modo penalizzante per famiglie ed imprese.
Una delle problematiche da affrontare subito è quella del ripristino del sistema idraulico minore. Abbiamo deciso insieme alle associazioni agricole di inviare una lettera all’Urbat, l’unione regionale per le bonifiche, chiedendo 10 giorni di solidarietà per aiutare i consorzi di bonifica locali a ripristinare i capifossa, così da consentire alle aziende agricole di riavviare un minimo di coltivazione”.
“Sul piano degli interventi di ripristino – ha spiegato Marras – è stata messa in piedi in poco tempo un’operazione gigantesca: 73 milioni di euro per opere che devono partire entro il 28 febbraio. Dopo il monitoraggio degli scorsi mesi sono stati attivati 232 procedimenti di affidamento, di cui 96 sono della Provincia; di questi, 15 sono somme urgenze già partite, 8 sono state affidate a fine anno e altre 8 verranno affidate entro febbraio. Tutta la progettazione è stata completata entro il 10 gennaio. Dei 232 procedimenti, 18 rischiavano di non essere affidati e di perdere il finanziamento. C’è stata una forte azione della Provincia che ha consentito di portarli avanti quasi tutti: ne restano fuori solo 4”.
Un altro argomento affrontato dal presidente Marras è il relitto della Costa Concordia, un’ombra che incombe ancora sull’Isola del Giglio.
“La rimozione della nave è una priorità assoluta – ha detto il presidente – per proteggere una delle aree più belle e incontaminate del Mediterraneo. Concordo con quanto hanno affermato il presidente della Regione e il sindaco del Giglio: il relitto è un tumore che deve essere estirpato e l’isola deve tornare alla ribalta nazionale ed internazionale esclusivamente come un vero paradiso terrestre dove poter trascorrere le vacanze in assoluta serenità e a contatto con la natura”.
Riguardo al futuro della Provincia di Grosseto il presidente Marras ha dichiarato che “il 2013 sarà l’anno dell’innovazione istituzionale e amministrativa. Dobbiamo riprendere il dibattito sulla riforma delle Province ragionando su una Provincia più grande. A Piombino discuterò il documento proposto dal Comitato ‘Piombino in provincia di Grosseto’, sottoscritto da 6mila cittadini della Val di Cornia.
Sul piano amministrativo stiamo lavorando ad un nuovo sito, proseguiremo a lavorare alla semplificazione amministrativa, sul progetto Maremma Wifi, e sulla realizzazione dei due poli tecnologici che sono in una fase di progettazione avanzata”.
Tutto questo, compatibilmente con la necessità di fare i conti con il patto di stabilità e con i tagli.
“Il fatto che alla fine dell’anno 2013 la Provincia non chiuda i battenti come si prospettava l’anno scorso, crea un problema di sostenibilità del bilancio – ha spiegato Federico Balocchi –. Noi avevamo nel 2012 un obiettivo di patto di stabilità di 6milioni e 200mila euro, che dovevano avanzare in fondo all’anno. Nel 2013 l’obiettivo è aumentato ulteriormente di 2 milioni, arrivando a 8 milioni e 100mila. Abbiamo criticato la legge, ma abbiamo fatto il possibile per rispettarla contenendo le spese. Adesso la situazione è più complessa, anche perché abbiamo un arretrato importante: dobbiamo pagare entro febbraio 12 milioni di euro, per le imprese che hanno lavorato nel 2011 e nel 2012 per la Provincia di Grosseto”.
“Sulle entrate – ha continuato l’assessore provinciale -, nell’ultimo biennio abbiamo registrato 22 milioni di euro in meno, quest’anno solo dallo Stato abbiamo ricevuto 9 milioni di euro in meno. Questo significa che la Provincia, nonostante sia un Ente sano, rischia il default, poiché le entrate saranno minori delle spese obbligatorie.
Abbiamo risparmiato in due anni 600mila euro sui beni di consumo, sul personale abbiamo bloccato le nuove assunzioni; abbiamo risparmiato 180mila euro sulle locazioni, 300mila euro sono stati risparmiati sulle utenze; sono ridotti dell’80 per cento gli incarichi professionali, passati in due anni da due milioni e mezzo a 400mila euro; abbiamo venduto i mezzi portandoli da 317 a 85 e incassando più di 300mila euro, destinati in gran parte all’edilizia scolastica”.
“Il nostro intervento di razionalizzazione della spesa è stato enorme – ha concluso Balocchi -, ma non è sufficiente. Siamo disponibili a fare sacrifici considerando il momento, ma chiediamo che non siano richiesti solo alle amministrazioni locali. La struttura sarà quindi sempre più orientata a fornire servizi ai cittadini e ai comuni e sempre meno alla spesa.”
Fonte foto: pagina Facebook della Provincia di Grosseto