Grosseto. Era aperta regolarmente come tutti i lunedì mattina e lo è stata per due ore circa, poi l’inevitabile chiusura come era stata prevista.
Dopo gli accertamenti dell’Asl che nell’arco degli ultimi mesi hanno certificato che il fondo non poteva avere l’agibilità e non era a norma con le norme vigenti, è arrivata l’esecutività dell’operazione.
Preoccupazione tra i dipendenti, che potrebbero rischiare il posto di lavoro o comunque la cassa integrazione.
Riceviamo e pubblichiamo integralmente la nota del Comune di Grosseto sulla vicenda.
Il Comune di Grosseto, con disposizioni del settore Sviluppo Economico e del settore Gestione del Territorio, ha sospeso l’attività del negozio Unicoop Tirreno di via Rovetta con due distinti provvedimenti del Servizio Attività economiche, per mancanza del requisito di sicurezza antincendio secondo le disposizioni della Legge Regionale 28 del 2005, e del Servizio Urbanistica, per la mancanza dei requisiti di agibilità e per la destinazione d’uso dei locali. I provvedimenti sono stati notificati questa mattina e da oggi dunque l’attività del negozio è stata sospesa.
“Si tratta – ha detto il Sindaco Emilio Bonifazi – di provvedimenti doverosi, che riteniamo necessari per garantire la sicurezza dei cittadini e la tutela della salute dei lavoratori, e che riguardano un problema sul quale peraltro, come si evince anche dalla stampa, è in corso una indagine dell’autorità giudiziaria. Mi rendo perfettamente conto di tutte le implicazioni di questo provvedimento, per questa ragione ho incontrato nei giorni scorsi il vicepresidente di Unicoop Tirreno, Sergio Costalli, ed ho programmato un incontro con i lavoratori e i loro rappresentanti il prossimo 21 agosto. Sul negozio Coop di via Rovetta, c’è un problema oggettivo – ha spiegato ancora Bonifazi – al quale il Comune di è approcciato agendo nel rispetto della legalità a tutti i livelli, senza dimenticare il futuro dei lavoratori”.
Per questo, su richiesta del sindaco e dei lavoratori, inoltre, il Prefetto si è impegnato a convocare per fine agosto un confronto con l’Azienda, l’amministrazione e le parti sociali per individuare le soluzioni più idonee da adottare.