Home Grosseto “La scuola che ci aspetta: evoluzione o involuzione?”: convegno dei Cobas in sala Pegaso

“La scuola che ci aspetta: evoluzione o involuzione?”: convegno dei Cobas in sala Pegaso

L'iniziativa è in programma mercoledì 26 aprile

di Redazione
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“La scuola che ci aspetta: evoluzione o involuzione?”: è questo il titolo del convegno organizzato dai Cobas Scuola di Grosseto per mercoledì 26 aprile, dalle 8.15 alle 13.30 nella sala Pegaso del palazzo della Provincia, in piazza Dante a Grosseto.

Gli interventi

Interverranno Giulia Pezzella, docente precaria dell’Associazione Lavoratori Scuola (Alas), che interverrà sul tema “La riforma Bianchi del reclutamento: caratteristiche, novità e misteri”; Matteo Falcone, assegnista di ricerca e docente dell’Università degli studi di Perugia, che parlerà del tema “L’autonomia differenziata e la pubblica istruzione”; Mario Sanguinetti, docente e membro dell’esecutivo nazionale di Cobas Scuola, che parlerà di “Test Invalsi: sono dei quiz o una teoria dell’educazione?”; Giovanni Carosotti, docente di filosofia e storia a Milano, che parlerà del tema “Scuola 4.0: una scuola disumana, altro che inclusiva”

Il convegno è aperto a tutta la cittadinanza.

“Nel convegno saranno discusse alcune delle tematiche per cui i Cobas, insieme ad altri sindacati, hanno indetto lo sciopero della scuola del 5 maggio – si legge in una nota del sindacato -:

  • contro i quiz Invalsi, un sistema di valutazione basato sui quiz a crocette, che ha effetti negativi sulla didattica, standardizza gli insegnamenti, trasforma i docenti in ‘addestratori ai quiz’ e discrimina gli studenti con disabilità;
  • contro la cosiddetta ‘didattica delle competenze’ addestrative e la formazione incentivata (o obbligatoria) alla didattica di regime;
  • per una scuola pubblica che punti allo sviluppo degli strumenti cognitivi e dello spirito critico;
  • contro il nuovo sistema di reclutamento, che rappresenta un percorso ad ostacoli per la formazione ai fini dell’immissione in ruolo, contro la carriera dei docenti previsti dalla Leggi n. 79 e 142 e contro qualsiasi ipotesi di recepimento nella parte normativa del Ccnl 19-21;
  • contro l’ennesimo ridimensionamento delle scuole che, con il nuovo parametro di 900 alunni, crea istituti ingovernabili, riducendo ulteriormente il personale Ata, in particolare nella provincia di Grosseto, con un dimensionamento che non tiene conto delle specificità del nostro territorio;
  • contro qualsiasi forma di autonomia differenziata e la frantumazione regionale del sistema scolastico, di quello sanitario e dei diritti sociali, che devono essere uguali su tutto il territorio nazionale”.

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