Grosseto. Nell’ambito delle iniziative svolte dall’Arma dei Carabinieri nella provincia, martedì 7 marzo il Comando Compagnia Carabinieri di Grosseto ha tenuto una conferenza agli studenti del Polo tecnologico “Manetti-Porciatti” sul tema del bullismo e cyberbullismo, abuso di alcool e uso di sostanze stupefacenti.
La conferenza
Il Comandante della Compagnia di Grosseto ha tenuto la conferenza ad alcune classi dell’istituto, affrontando argomenti che sono di loro interesse e oggetto di approfondimento nel corso dell’anno. È stato spiegato come dietro al fenomeno del bullismo, non qualificato come reato di per sé dall’ordinamento italiano, si celino una serie di condotte che configurano reati di diverso tipo, contemplati dalla legge penale: percosse, lesioni personali, furto, rapina, fino ad arrivare allo stalking. Il bullismo trova terreno anche sui social, dove trovano terreno fertile condotte offensive della reputazione e delle potenziali vittime, le quali, sotto il continuo “bombardamento social”, possono piombare in uno stato di vera prostrazione, che può trascinare la vittima ad ulteriori e più gravi conseguenze. L’intento dell’Arma è quello di far comprendere come dietro comportamenti ritenuti apparentemente goliardici, si celino violenze, idonee a configurare, nei confronti dei responsabili, conseguenze sul piano della responsabilità penale.
Molto spesso i giovani non conoscono la vera gravità di questi fenomeni, così come le conseguenze delle loro azioni.
L’abuso di alcool e l’uso delle sostanze stupefacenti è l’altro tema affrontato durante la conferenza. È stato spiegato agli alunni i limiti imposti dal legislatore per quanto concerne la guida di veicoli, le eventuali conseguenze amministrative o penali sia per l’abuso di alcool che per l’uso di sostanze stupefacenti.
L’intento della campagna è quello di sviluppare e sensibilizzare i giovani alla cultura della legalità, cercando di sviluppare inoltre una coscienza critica ed un maggior senso di responsabilità su temi sempre più attuali e di maggiore allarme sociale