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“Mamme a scuola”: al via il corso di italiano per le madri straniere degli alunni

di Redazione
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“Mamme a scuola” è un progetto che nasce dalla volontà di stabilire un contatto più diretto con le famiglie degli alunni di lingua madre non italiana che, nonostante le variazioni dei flussi migratori, rappresentano comunque una componente assai significativa dell’utenza dell’Istituto comprensivo “Don Curzio Breschi” di Massa Marittima, sfiorando il 30%.

Unitamente ai bisogni di alfabetizzazione di alunni e alunne non italofone, la  scuola individua altresì questa necessità anche per una buona parte dei loro genitori. Infatti, la non conoscenza della lingua italiana da parte degli adulti ha spesso delle ricadute negative sull’esperienza scolastica dei figli, ai quali vengono delegati compiti di interpretariato linguistico e talora anche mediazione culturale, che sono oggettivamente molto faticosi da reggere. Inoltre, la mancanza di strumenti linguistici da parte dei genitori può produrre un’impasse comunicativa fra l’istituzione scolastica e le famiglie, che difficilmente così partecipano alla vita della scuola, sia agli incontri istituzionali (assemblee di classe, consegna delle schede di valutazione, colloqui con gli insegnanti, elezioni degli organi collegiali, riunioni formative e informative, incontri di presentazione delle gite scolastiche) sia a quelli meno strutturati (feste scolastiche, iniziative dei comitati dei genitori).

 Il superamento dell’ostacolo linguistico è il punto di partenza per avvicinare le famiglie, nello specifico le mamme, all’istituzione scolastica. In questo modo esse divengono più coscienti dei contesti e dei percorsi evolutivi dei propri figli, immessi in ambienti talvolta molto diversi da quelli sperimentati a casa. La scuola allora si configura come un ambiente polifunzionale e protetto, nel quale le donne straniere, spesso impossibilitate ad aprirsi al territorio e con scarse occasioni di frequentare spazi di socialità, hanno l’opportunità di incontrare e confrontarsi con le insegnanti, le altre mamme straniere e le mamme italiane.

Il progetto non vuole essere un semplice corso di italiano per donne non italofone, ma un percorso di integrazione che scommette sulle madri come elemento vitale per un pieno inserimento delle famiglie immigrate nel territorio.

Il percorso ha la finalità di favorire la  conoscenza  reciproca, incrementando il rapporto di fiducia e di collaborazione attraverso conversazioni su usi e tradizioni delle varie culture e al contempo, praticando la lingua italiana, acquisire una prima alfabetizzazione di questa lingua.

La scelta di collocare l’attività nella scuola primaria, in orario scolastico dei bambini, ha lo scopo di creare un ponte tra le madri immigrate e la realtà scolastica dei loro figli.

Oltre al corso di lingua, il progetto prevede incontri con esponenti delle associazioni del territorio ed esponenti della vita sociale e politica finalizzati all’informazione su temi quali salute, scuola, alimentazione, lavoro, problematiche legate ai permessi di soggiorno e alla cittadinanza.

L’obiettivo è fornire alle mamme gli strumenti per “muoversi  nel contesto sociale in cui vivono“:

  • dialogare con i genitori italiani;
  • parlare con gli insegnanti dei figli;
  • andare dal medico;
  • fare i documenti;
  • diventare consapevoli della realtà in cui si vive.

Consapevoli delle risorse limitate a disposizione, ma certi che l’inclusione si attua solo offrendo strumenti di conoscenza, gli organizzatori confidano nella riuscita del progetto il cui successo sarà commisurato alla partecipazione delle donne all’offerta della scuola.

Martedì 27 febbraio, alle 14, nella sede centrale dell’Istituto (scuola primaria), si terrà il primo incontro. Potranno partecipare tutte le donne i cui figli frequentano scuole dell’Istituto comprensivo di Massa Marittima (anche dei Comuni di Monterotondo e di Montieri). Le lezioni sono gratuite, sono tenute da un’insegnante dell’Istituto e si svolgeranno una/due volte alla settimana, dalle 14 alle 16, ovvero in un orario in cui i ragazzi sono ancora in classe.

L’iniziativa ha il sostegno dell’assessorato alle politiche sociali del Comune di Massa Marittima, della Commissione pari opportunità e dello sportello Informadonna.

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