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Un ecocardiografo per la Terapia intensiva neonatale: donazione della Fondazione Atlante al Misericordia

Visita dei calciatori del Grosseto

di Redazione
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Grosseto. I piccoli pazienti dell’ospedale Misericordia di Grosseto avranno un nuovo ecocardiografo grazie alla Fondazione Atlante per la Maremma.

Il macchinario è destinato alla Terapia intensiva neonatale. Già lo scorso anno la Fondazione Atlante si era impegnata per la stessa unità operativa. Ad accogliere la donazione sono stati Susanna Falorni, direttrice della Uoc Pediatria e Neonatologia di Grosseto, con il suo staff e il direttore del presidio ospedaliero Michele Dentamaro.

«Quello che abbiamo ricevuto è davvero un bel regalo di Natale, uno strumento che integrerà le attrezzature a disposizione della Terapia intensiva neonatale – ha dichiarato la dottoressa Falorni -, il nostro reparto in questi giorni sta ricevendo attestazioni di riconoscenza e gesti di solidarietà da tantissime realtà. Ringrazio la Fondazione Atlante per la Maremma, l’U.S. Grosseto e la famiglia Lamioni per aver voluto contribuire all’ottimizzazione delle cure per i più piccoli».

«L’ospedale Misericordia, di cui abbiamo da poco celebrato i 60 anni dalla posa della prima pietra, è nato grazie alla volontà dello Stato e degli enti locali in un patto con la propria comunità e le sue realtà produttive – ha dichiarato il direttore Dentamaro; oggi, con questa donazione, come ogni volta che dalle associazione e dal settore privato giunge un contributo, si rinnova quella vera e propria alleanza per la sanità pubblica che sta alla base del nostro ospedale».

«Fondazione Atlante per la Maremma nasce per essere al servizio della comunità, così come la mia famiglia da sempre ha le sue radici e si impegna per lo sviluppo del nostro territorio – ha detto la presidente della Fondazione Atlante, Viola Lamioni -. Il mio entusiasmo e amore oggi sono tutti per i piccoli pazienti della Neonatologia dell’ospedale di Grosseto e pensare di contribuire a monitorare i loro cuoricini mi emoziona. Per questo voglio dire grazie all’ospedale Misericordia di Grosseto, al direttore sanitario Michele Dentamaro e alla dottoressa Susanna Falorni, responsabile dell’Unità operativa di Pediatria e Neonatologia che, con grandissima professionalità e dedizione assoluta, si dedica alla cura e alla salute dei bambini. Il mio grazie va anche a tutti gli altri medici, alle infermiere, agli infermieri e agli operatori che ogni giorno portano avanti il loro lavoro. Oggi per me e per la mia famiglia è un giorno di festa. Essere in ospedale nel periodo natalizio non è facile né per i piccoli, né per le loro famiglie. Mi accompagnano i giocatori dell’U.S. Grosseto, la squadra di calcio di cui è proprietario mio padre Giovanni. Ci auguriamo che tutto questo possa dare un po’ di leggerezza ai bambini. Io ho il cuore colmo di emozione e di gioia».

Insieme a Viola Lamioni, c’era anche una rappresentativa dell’U.S. Grosseto: il direttore generale Filippo Vetrini, l’allenatore Luigi Consonni e tre giocatori, il capitano Riccardo Cretella, Edoardo Marzierli e Piergiorgio Sabelli. Dopo sette giornate di vittorie consecutive e prima della partita in trasferta con il Siena, i biancorossi hanno fatto visita ai bambini portando giochi e giocattoli che arricchiranno le sale d’attesa e alcune maglie ufficiali del Grifone.

«Lo sport è un veicolo di solidarietà e di rispetto, di amore e di emozione – ha detto il direttore generale Filippo Vetrini –. Il Grosseto appartiene a questa città e siamo onorati di poter portare un po’ di noi all’interno dell’ospedale Misericordia. Ci auguriamo che presto tutti i piccoli con le loro famiglie possano tornare a casa e, chissà, anche venire allo stadio Zecchini per fare il tifo insieme a noi».

«Questo 2024 si chiude con grande gioia per la mia famiglia e per il mio gruppo – ha detto Giovanni Lamioni –, la donazione al reparto di Neonatologia e Pediatria del Misericordia è un appuntamento che si ripete per il secondo anno e che per me deve essere una tradizione. La Fondazione Atlante nasce per servire e promuovere, così continueremo a fare per sempre».

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