Home Grosseto Una borsa di studio in memoria del dottor Marco Breschi: ecco a chi è stata assegnata

Una borsa di studio in memoria del dottor Marco Breschi: ecco a chi è stata assegnata

Raccolti 36mila euro anche grazie all'impegno dei Lions Club

di Redazione
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Grosseto. Presentata la borsa di studio dedicata alla memoria di Marco Breschi, l’iniziativa nata per ricordare il cardiologo prematuramente scomparso e per valorizzare il reparto dove lavorava all’ospedale di Grosseto.

Questa mattina sono intervenuti il direttore generale della Asl, Antonio D’Urso, il direttore del presidio ospedaliero, Michele Dentamaro, il direttore della Cardiologia, Ugo Limbruno, il padre del compianto medico, Roberto Breschi, la presidente dell’Ordine dei medici di Grosseto, Paola Pasqualini, e i colleghi di Marco Breschi del reparto di Cardiologia. Era presente il Governatore del Distretto Lions 108 La Toscana, Francesco Cottini, e i rappresentanti Lions di Grosseto e Siena e in particolare del Club Castiglione della Pescaia Salebrum, di cui Marco Breschi era socio, promotore della raccolta. Presente anche la beneficiaria della borsa di studio, Marianna Maggi, tecnica di fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare, e il sindaco di Castiglione della Pescaia, Elena Nappi.

Con le donazioni raccolte, la maggior parte delle quali grazie ai componenti dei Lions Club e all’ulteriore contributo dell’Ordine dei medici e della Asl Toscana sud est, è stato possibile stanziare 36mila euro. La borsa di studio, della durata di 12 mesi, è stata resa operativa dallo scorso primo agosto e così da pochi giorni il reparto di Cardiologia dell’ospedale Misericordia può contare su una nuova figura professionale che si formerà nel reparto grossetano. Sul fronte medico, il Misericordia resta riferimento della Asl Sud Est per le procedure di occlusione dell’auricola atriale sinistra, tecnica che Marco Breschi portò in questo reparto. A ricordo dello specialista, il reparto grossetano di Cardiologia espone in mostra permanente le fotografie paesaggistiche, altra sua grande passione.

«Siamo lieti che questa iniziativa si sia concretizzata – dichiara il direttore generale Antonio D’Urso -, il motivo è duplice, in primo luogo viene così ricordata la figura del dottor Marco Breschi, giovane medico prematuramente scomparso, inoltre questo gesto va nella direzione di arricchire con una nuova professionalità l’attività di ricerca e di studio dell’unità complessa di Cardiologia ospedaliera. Ringraziamo tutti coloro che hanno contribuito».

«È doveroso – dichiara la presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Grosseto, Paola Pasqualini sostenere questa iniziativa in memoria di un collega che ci ha lasciati troppo presto. La borsa di studio, oltre ad onorarne il ricordo, la professionalità e le grandi doti umane, contribuisce a sostenere l’attività del reparto di Cardiologia finanziando l’incarico di una nuova giovane collaboratrice. Il modo migliore per onorare la memoria del dottor Marco Breschi».

«L’auspicio è che questa nuova professionalità possa entrare stabilmente a far parte dello staff degli organici aziendali – dichiara il direttore della Cardiologia, Ugo Limbruno -. Le competenze tecniche di fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare sono fondamentali per poter potenziare ulteriormente l’attività di tele-monitoraggio dei pazienti portatori di dispositivi medici impiantabili».

«Onorata di essere qui, ringrazio tutti coloro che hanno contribuito – dichiara la borsista, Marianna Maggi: mi occuperò del tele-monitoraggio nei pazienti portatori di ‘device’ cardiaco per uno studio che prevede l’implementazione di questa tecnica».

«Marco – dichiara il padre, Roberto Breschi – amava la Medicina e amava il suo lavoro, cui si dedicò con scrupolo e passione in ogni istante della sua pur breve vita. Tutto passava in secondo ordine rispetto alla dedizione che l’importanza della sua professione richiedeva. Faceva il suo lavoro con entusiasmo esercitando scienza e coscienza. In Cardiologia ha sempre dimostrato attaccamento al reparto, dedicando gran parte del suo tempo all’espletamento delle sue funzioni».

«Con questa borsa si valorizza l’ambito lavorativo della Cardiologia della Maremma – dichiara Michele Dentamaro, direttore del presidio ospedaliero -, che permetterà di mantenere gli ottimi livelli nazionali per gli esiti dei ricoveri post infarto del miocardio; lavoro possibile grazie a professionisti sanitari come Marco, che ogni giorno sono impegnati su questo fronte e che ringrazio».

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