Grosseto. Sport e inclusione, benessere fisico e mentale rispetto delle regole: su queste basi è stata approvata all’unanimità la mozione che chiede di nominare la Consulta dello sport provinciale.
L’iniziativa è stata promossa dal consigliere provinciale Amedeo Gabbrielli di Forza Italia/Udc/Noi Moderati.
“La mozione è stata firmata da tutti i consiglieri del centrodestra, ma è stata votata all’unanimità, grazie anche al buon lavoro svolto in Commissione, dove tutti i consiglieri sia di centrodestra che di centrosinistra sono intervenuti dando il proprio supporto e i propri suggerimenti sulle possibili modalità organizzative e sugli obiettivi da prefissarsi – spiega Gabbrielli -. Lo sport è importante, tanto che ormai è un principio riconosciuto dalla Costituzione, perché fare sport è un diritto di ogni cittadino. Lo sport è sociale, garantisce la giusta inclusione, come testimoniano le esperienze del nostro territorio con associazioni come Baskin e Skipper, che rappresentano esempi concreti di quanto possa essere fatto. Lo sport è educazione, insegna il rispetto delle regole, il corretto stile di vita, di noi stessi e degli altri. In queste iniziative verrà coinvolta la Consulta dello sport, che ascolterà le associazioni e con esse cercherà di costruire uno sport migliore”.
“Oggi Grosseto presenta ottimi esempi di realtà sportive, ma spesso sono settoriali e poco vissute dalla città – sottolinea Gabbrielli -; la Consulta avrà il compito di ‘educare’ i dirigenti delle varie associazioni sportive, affinché possano conoscersi tra loro, collaborare e condividere progettualità ed eventi più ludici e più vissuti, presentandoli come vere e proprie feste. L’obiettivo dovrà essere quello di costituire e di dare vita a vere e proprie comunità, mettendo al centro la persona ed il suo benessere fisico e sociale. Lo sport dovrà essere inteso come veicolo di inclusione sociale, sinonimo di educazione e di benessere, cominciando dalle istituzioni scolastiche; a tale scopo, sarà importante coinvolgere le scuole di ogni ordine e grado, facendo loro vivere momenti di sport, più divertenti e coinvolgenti, meno esasperati, ma soprattutto fare in modo che nell’ambito della scuola venga riconosciuto un ruolo centrale agli eventi sportivi, da veri protagonisti”.
“Indubbiamente, è giusto riconoscere che il Liceo sportivo Aldi e l’Istituto sportivo Fossombroni hanno svolto un grande lavoro nell’ambito dello sport, sia come impegno che come risultati raggiunti e, per questo, entrambi dovranno essere coinvolti nell’organizzazione e nella realizzazione di nuovi progetti di sport più ludici – termina Gabbrielli –, più inclusivi, più ricchi di emozioni e più rispettosi di quei valori necessari per diventare ‘buoni cittadini del domani'”.