Grosseto. “Quello di oggi non era un consiglio comunale ‘salvavita’, piuttosto un Consiglio comunale dove c’erano atti ‘non politici’, ma trasversali, anche se di Giunta, dove si andava a votare, ad esempio, l’aggiornamento del piano di evacuazione del fiume Bruna”.
A dichiararlo, in un comunicato, è Rita Bernardini, consigliere comunale del gruppo misto di minoranza a Grosseto.
“Forse i colleghi non lo hanno ritenuto sufficientemente interessante, tanto da abbandonare l’aula – continua la nota –. Forse non si sono sentiti di rappresentare quella parte di popolazione interessata da eventuali esondazioni del fiume Bruna e dei suoi affluenti. Forse era più interessante aggiudicarsi un momento di visibilità? Poi, magari, se succede qualcosa si incolpa chi non ha agito nel modo corretto e tempestivo o magari ancora ci si alza e si richiede un minuto di silenzio. Se la maggioranza ha problemi al suo interno, saranno panni sporchi che si laveranno in casa, se i colleghi dell’opposizione hanno ritenuto opportuno abbandonare l’aula, rispetto la loro scelta”.
“Se ritengono di fare opposizione all’opposizione, tacciandomi di essere la ‘stampella del centrodestra’, forse scarseggiano di contenuti per fare opposizione a questa amministrazione. Nessuno della maggioranza mi ha chiesto supporto per avere numero legale ‘alla bisogna’, come è riportato in un comunicato. E’ stata una scelta libera e democratica – sottolinea Bernardini -. Io vado avanti per la mia strada e nel mio lavoro, non mi presto ad azioni per pura ricerca di visibilità. Ho rispetto verso gli uffici, verso i lavori svolti nelle commissioni e verso il denaro pubblico. Le mie azioni, sono azioni pure e per solo senso civico e di responsabilità verso la popolazione”.
“Non ho mai fatto accordi con il centrodestra – termina il comunicato -. Rispondo di me stessa e di ogni singola mia azione che svolgo all’interno del Consiglio comunale”.