“Si parla tanto di energia e ritengo sbagliato escludere aprioristicamente il nucleare dal dibattito“.
A dichiararlo è Giuseppe Monaci, candidato alla Camera dei Deputati nel collegio plurinominale Toscana – P02 per la lista Terzo Polo “Azione – Italia Viva – Calenda – Renew europe.”
“Chi lo rifiuta per una questione meramente ideologica non può condizionare il nostro futuro, come troppe volte è successo negli ultimi decenni, dalle condotte Tap alle polemiche sui termovalorizzatori, ai no ai campi eolici – spiega Monaci -.Troppe volte una emotività inconsapevole ed aprioristica ha sostituito sui mezzi di informazione i dati della scienza, non dando la possibilità di una vera informazione. Così siamo ricorsi al gas russo, mettendoci in mano ad una dittatura, e la stessa produzione di pannelli solari, dalla estrazione delle terre rare allo smaltimento, è per il 90% nelle mani di un’altra pericolosa autocrazia come la Cina. Volere il bene del Paese significa ragionare di energia senza colore politico, ma basandosi sui dati. Il Terzo Polo è l’unico ad aver proposto una strategia diversificata, corredata da dati, costi e come procedere”.
“Interessante fare presente che per produrre energia per un milione di persone un reattore nucleare di terza generazione produce scorie stoccabili in un armadietto da palestra e che un limite delle rinnovabili, oltre alla loro incostanza di produzione (vento, sole…), è il consumo del suolo e i costi. Impossibile pensare di soddisfare tutta la nostra domanda con esse: dovremo realizzare pannelli solari per una superficie pari a due volte il Molise e, anche se volessimo farlo, si stima ci costerebbe il doppio che produrre lo stesso quantitativo di energia con il nucleare. Attenzione: ragionare sul nucleare per il lungo periodo non significa minimamente chiudere ad investimenti su altri metodi di produzione energetica; al contrario, Il programma del Terzo Polo si basa su una strategia di produzione altamente diversificata che include il 900% in più di rinnovabili ed investimenti sulla ricerca per nuove tecnologie e accumuli di energia – termina Monaci -. Le bollette da capogiro stanno mettendo a rischio la nostra economia e le nostre imprese. Non possiamo cadere nello stesso errore ancora una volta”.