Grosseto qualche giorno fa si è risvegliata in zona rossa. Quella che dal punto di vista dei contagi poteva essere vista come un’isola felice, si trova a dover fare i conti con una ben più preoccupante realtà.
Gli esponenti di Fare Grosseto si rammaricano di questo provvedimento, ma cercano anche una spiegazione all’accaduto. «Non può trattarsi di una semplice fatalità – dicono -. Partivamo da numeri da zona bianca, eppure ci siamo ritrovati in quella rossa. Gli amministratori nelle settimane scorse si erano più volte appellati al senso di responsabilità individuale, scarsamente diffuso. Per questo invitiamo a riflettere sulle circostanze che hanno determinato la zona rossa. Le aziende purtroppo in questo anno non sono mai state ristorate abbastanza. Governo, Regione e la politica in generale avrebbero dovuto e potuto fare molto di più per garantire un concreto sostegno a chi il Covid ha tolto tutto».
Per questo Fare Grosseto se la prende anche la tempistica d’intervento: «Comportamenti pericolosi – aggiungono dall’associazione – erano osservabili con largo anticipo, persino nelle vie centrali e nelle piazze più popolari. Atteggiamenti che non sono stati scoraggiati, bensì sottovalutati e non rigorosamente sanzionati. Ora l’emergenza sanitaria si impone. Seguiranno il dispiegamento di uomini e mezzi per il controllo e le sanzioni, ma tutto era possibile anche prima, con un’ordinaria attività di vigilanza e controllo della città».
Infine, Fare Grosseto invita a una riflessione su quello che ancora si può attuare: «La sorveglianza – concludono dall’associazione – deve essere incisiva: sempre. Anche quando il pericolo sembra ridimensionato. Il personale della Polizia municipale fa molto sul territorio. Potenziare l’organico in vista dell’estate va bene, ma è un orizzonte limitato. La pandemia non conosce stagionalità. Crediamo che gli stanziamenti del decreto Draghi per i Comuni e anche per la Polizia locale rappresentino un’occasione formidabile. Un organico potenziato permetterebbe un’attività di prevenzione più ampia, territorialmente e temporalmente».