“Rafforzare la medicina territoriale? Una bella frase alla quale però seguono azioni opposte“.
A dichiararlo, in un comunicato, è la segreteria del Pci delle Colline metallifere.
“Oggi è Roccastrada a farne le spese, un medico di base se ne va e i cittadini restano senza servizio e riferimenti – continua la nota –. Resta quindi la teoria del rafforzamento dei servizi, mentre nella pratica si continua a perpetrarne lo smantellamento. L’unica voce, ed è molto poco, quella del sindaco Limatola che ne dà l’avviso sui social, mentre i cittadini di Roccastrada e di alcune frazioni vicine non hanno ricevuto alcuna comunicazione e soprattutto non sanno, da oggi a chi rivolgersi. Ci pare un po’ poco nel 2021“.
“Nessun preavviso, nessuna soluzione alternativa in attesa che, come auspichiamo, venga inviato un sostituto. È così a Roccastrada, è stato così a Scansano, dove, oltre alle proteste, poco si è mosso, è così sulla montagna e nelle Colline dell’Albegna – sottolinea il Pci -. È stato così anche per i pediatri delle Colline Metallifere, dove, al recente trasferimento di una professionista, i cittadini sono stati invitati a prenderne altri in altri comuni, come se tutti potessero muoversi senza problemi e come se, in alcuni casi, sarebbe meglio non spostarsi ed avere il pediatra disponibile. Ma i vertici istituzionali e quelli della Asl, nel caso dei pediatri, che cosa dicono? Che se non c’è il pediatra dopo i 6 anni si può prendere un medico di base, così quel servizio istituito per coprire la fascia 0 – 14 anni viene smantellato perché o fai così oppure non resta che viaggiare o pagare visite private, per chi se lo può permettere, per avere quel servizio che rientra a pieno titolo nel diritto alla salute“.
“Di fronte a tutti questi problemi le istituzioni e la politica che cosa fanno oltre agli annunci? Che cosa fanno, soprattutto nel Coeso, se non occuparsi esclusivamente di aggiudicarsi la presidenza che sarà chiamata a gestire prossimamente molte risorse economiche? Poco o nulla, se non restare a guardare – termina il comunicato -. Intanto i cittadini, sempre più stanchi delle promesse e sempre più costretti a fronteggiare ai propri bisogni e al loro diritto alla salute, si arrangiano tra i tagli e i disagi che ormai sono diventati normalità”.