“Sono felice che finalmente tutti si stiano convincendo che la proposta avanzata da Toscana a Sinistra in Consiglio regionale in questi anni sia l’unica razionale: mettere in sicurezza l’Aurelia fino al Lazio, accantonando qualsiasi ipotesi autostradale, anche del tratto da Ansedonia verso sud. Dispiace solo che questa consapevolezza abbia tardato tanto a maturare. Se le nostre proposte fossero state condivise e approvate in Consiglio anni fa, avremmo risparmiato tempo prezioso“.
A dichiararlo è Tommaso Fattori, candidato presidente della Regione per Toscana a Sinistra, in una sua tappa elettorale nel grossetano.
“Si tratta di mettere in sicurezza l’Aurelia con l’adeguamento del tracciato attuale e non con l’impattante e costosissima megavariante di Albinia – ha aggiunto Fattori, che si è fermato proprio ad Albinia, sulla strada statale 74 -. In un territorio come questo, che in anni recenti ha visto molti eventi alluvionali, sarebbe insensato e sbagliato spendere 100 milioni di euro pubblici per una variante dannosa e fortemente impattante, oltretutto in una punto della Maremma dove si sono sviluppate negli anni molte attività agrituristiche e colture di qualità“.
“Quei soldi devono essere utilizzati per la definitiva messa in sicurezza idrogeologica del territorio attraverso nuove forme di regimazione delle acque e valutando la ricostruzione a un’unica campata dei due ponti sull’Albegna, quello dell’Aurelia e quello della ferrovia, in modo da non ostacolare il flusso dell’acqua come purtroppo accaduto nel 2012, con conseguenze tragiche, e anche nell’inverno scorso“, ha dichiarato Fattori incontrando i rappresentanti dell’associazione costituita proprio in occasione dell’alluvione del 2012.
“Fra le opere davvero utili vi sono quelle per la messa in sicurezza del territorio, si tratta di investimenti invisibili e purtroppo il personale politico del nostro tempo ama inaugurare e tagliare nastri, insomma ricerca la massima visibilità e non ciò che è utile – ha sottolineato Fattori -. Noi scegliamo la politica della prevenzione, che salva vite e che porta risparmi enormi per la collettività, discutendo le opere assieme agli abitanti, attraverso percorsi partecipativi“.
Fattori si è poi spostato a Orbetello, dove ha incontrato i rappresentanti dell’associazione Colli e Laguna per discutere dell’altra grande priorità per il territorio, ovvero la bonifica del sito della Sitoco, l’ex stabilimento chimico chiuso circa trent’anni fa. “Non possiamo più attendere – ha detto Fattori -. Le bonifiche devono essere una priorità assoluta per l’intera costa toscana. Nel 2017 le polveri sono arrivate fino alla città di Orbetello, senza contare l’inquinamento proveniente da quest’area e che investe la laguna. Serve un ente programmatore che riesca a mettere insieme i soggetti pubblici e privati, facendo in modo che i soldi pubblici servano a ridare funzioni sociali e di pubblica utilità all’area bonificata. Ma anche i privati devono fare la loro parte, la posizione della società proprietaria dell’area ex Sitoco, Laguna Azzurra, che sostiene di non avere fondi per rimuovere l’amianto, è inaccettabile“.
Per quanto concerne il futuro dell’area il candidato alla presidenza della Regione per Toscana a Sinistra è stato chiaro: “La riqualificazione dell’area deve venire incontro alle esigenze della collettività e quindi divenire oggetto di un processo di partecipazione pubblica, che ne decida la destinazione e le funzioni sociali da ospitare”.
Tommaso Fattori ha concluso con una stoccata alla Regione: “In questi anni ho potuto constatare che all’interno della macchina amministrativa regionale non esiste neppure un team dedicato alle bonifiche, ma solo un paio di persone che se ne occupano a tempo perso. Ovviamente si tratta di una scelta politica che fa capire quali siano state le priorità di Rossi e Fratoni“.