“La pandemia ha colpito e sta colpendo gravemente i cittadini. Tra le tante problematiche una delle più urgenti è quella legata al pagamento degli affitti, che colpisce sia tanti nuclei familiari, che magari già versavano in stato di bisogno o vi si sono ritrovati a causa dell’emergenza epidemiologica, sia numerose attività economiche, specialmente quelle che sono state costrette alla chiusura e, comunque, hanno sofferto e soffriranno pesantissimi cali di fatturato“.
A dichiararlo è Carlo De Martis, capogruppo della lista Mascagni sindaco nel Consiglio comunale di Grosseto.
“E’ chiaro che, se le situazioni di morosità provocate dalla crisi si aggravassero ulteriormente, e già i primi dati forniti dalle associazioni del settore sono preoccupanti, la conseguenza sarebbe un’escalation degli sfratti, con effetti drammatici non solo a livello sociale, ma anche per le casse comunali, in quanto la chiusura delle attività provocherebbe una perdita secca dell’addizionale comunale all’Irpef, una delle principali entrate dell’Ente – continua De Martis -. In un contesto così difficile e articolato si rende pertanto necessario elaborare un ‘sistema integrato di sostegno’, in cui ogni livello è chiamato a fare la propria parte in base alle rispettive risorse e competenze. A livello nazionale e regionale sono state già predisposte alcune misure, alle quali evidentemente dovranno aggiungersene altre. A livello comunale è possibile integrare tali misure ricorrendo alla leva fiscale“.
“In questo senso va la proposta che ho anticipato in occasione degli ultimi Consigli comunali e che, dopo essere stata sottoposta agli uffici competenti, ho tradotto in una mozione che giovedì 21 maggio sarà discussa in Commissione e quindi portata all’approvazione del Consiglio comunale – spiega De Martis -. Di cosa si tratta? L’amministrazione comunale, che ha competenza e discrezionalità sulla tassazione Imu di numerose categorie di immobili, è chiamata a elaborare un piano di riduzione delle aliquote gravanti sugli immobili concessi in locazione, subordinando il beneficio fiscale (in favore del proprietario) ad una riduzione del canone di locazione. Un meccanismo semplice, ‘a cascata’, che permetterebbe di utilizzare uno strumento fiscale destinato ai proprietari per offrire un sostegno agli inquilini, alleggerendo un peso che per molte famiglie e imprese non è indifferente e scongiurando il rischio morosità. Un piano di riduzione che tuttavia deve tener conto che il gettito Imu costituisce una risorsa fondamentale per le casse comunali, e per questo dovrà essere calibrato con attenzione, avendo cura di intervenire nelle situazioni di effettiva necessità, a cominciare dai nuclei familiari in stato di bisogno e dalle attività economiche e professionali che sono state costrette alla chiusura, e che comunque hanno subito un significativo calo di fatturato a causa del coronavirus“.
“Anche per questo sarà essenziale il coinvolgimento delle organizzazioni di rappresentanza dei soggetti interessati: inquilini, proprietari, categorie economiche – termina De Martis –. Confidiamo che l’amministrazione comunale vorrà recepire questa misura, che si affiancherebbe alle ulteriori già adottate a vari livelli, a cominciare dall’esenzione dalla tassa di occupazione del suolo pubblico disposta dal Governo, ed alla quale si potrebbe anche affiancare una riduzione della Tari analogamente a quanto fatto in altri comuni del nostro territorio, come Roccastrada, così da realizzare un vero ‘sistema integrato di sostegno’ per le nostre famiglie e le nostre imprese”.