“Sul 19 agosto e le Carriere purtroppo si assiste all’ennesimo teatrino sulla pelle degli scarlinesi“.
A dichiararlo è Roberto Maestrini, consigliere comunale della lista civica Pensiamo Scarlino.
“Il comunicato dell’amministrazione comunale che indica nelle contrade i responsabili della mancata celebrazione delle Carriere del 2019 è piuttosto sbrigativo e non analizza la situazione a fondo, ma si limita a scaricare su altri una responsabilità che è invece da condividere – spiega Maestrini -. Le contrade hanno problemi da molto tempo e sembra quasi che l’amministrazione, il sindaco e gli assessori siano giunti da un altro Comune e abbiano scoperto oggi la situazione. Sono almeno 5 anni che la festa viene fatta in maniera monca, da due Contrade su tre oppure saltando alcuni delle competizioni previste, oppure viene fatta in maniera differente, da due anni, senza competizione o addirittura senza le contrade“.
“Negli ultimi anni si sono anche alternate Pro Loco, Comitati festeggiamenti e per ultima Pro Scarlino e tutti hanno lasciato dopo pochi mesi o qualche anno, anche per le difficoltà nei rapporti con l’amministrazione comunale, e già si vocifera che Pro Scarlino, nata nel 2018, sia stata ‘accantonata’ dalla nuova amministrazione comunale – continua Maestrini -. Come dicemmo durante la campagna elettorale, e per questo fui anche attaccato, dicendo che non tenevo alla festa, le Carriere si portano dietro problemi più grandi, da anni, che hanno portato anche allo stop nell’organizzazione di altri eventi collaterali come le sagre, che riscuotevano altrettanto successo: manca un luogo attrezzato in cui fare un punto ristoro, manca una pianificazione per consentire alle contrade di poter organizzare eventi per potersi auto sostenere nell’organizzazione, costosa, degli allestimenti per le Carriere, manca un tessuto associativo paesano da ricreare attraverso l’organizzazione di eventi che riuniscano la comunità e non contribuiscano a dividerla sempre di più”.
“Si può ragionare di tutto, ma senza il coinvolgimento degli scarlinesi le Carriere non potranno più essere fatte e poi ci sarà comunque da discutere sulla formula e sull’evento stesso. Ed il progetto deve essere pluriennale e deve partire dall’unione delle persone che negli ultimi anni hanno cercato con tutte le forze di mantenere in vita la tradizione e le feste popolari – sottolinea Maestrini -. Inutile proporre di rifarla subito senza idee e senza mezzi, solo per lanciare un messaggio forte da campagna elettorale. E soprattutto, inutile non tentare prima di risolvere le tante divisioni ed i tanti problemi degli ultimi anni che l’amministrazione dovrebbe conoscere bene, essendo il sindaco una contradaiola ed arrivando comunque da 5 anni di opposizione in cui non è mancata la protesta contro le scelte della vecchia amministrazione riguardo la festa. Sicuramente, convocare le contrade alla fine di luglio 2019, e non appena insediati come detto alla stampa, non per sapere quali fossero le loro problematiche o le idee, ma per proporre l’organizzazione di una festa monca e raffazzonata, probabilmente solo perché messa in calendario per attirare turisti a Scarlino richiamati dal nome, non è stata una mossa brillante, ed era quasi ovvia la risposta delle contrade, che avrebbero anche potuto accettare la proposta, anche se i tempi erano molto ristretti, e che hanno proposto un incontro dopo l’estate per provare a capire quali siano le idee per il rilancio da parte dell’amministrazione comunale“.
“Per concludere, il 19 agosto, a Scarlino, non è soltanto le Carriere: è un giorno storico, di festa per celebrare la fine di un’epidemia di colera, una ricorrenza religiosa, che deve essere comunque portata avanti e di cui comunque devono essere resi partecipi e coinvolti i cittadini, deve comunque essere un giorno di festa anche se non celebrato nella maniera che alcuni scarlinesi si inventarono negli anni ’60, creando le Carriere – termina Maestrini -. Per questo ci auspichiamo che la ricorrenza religiosa venga festeggiata adeguatamente e con il coinvolgimento degli scarlinesi e che per il futuro si riparta con maggiore coesione e con progetti affidabili di rilancio ed investimenti adeguati”.