L’assemblea degli iscritti di Rifondazione Comunista di Follonica ha valutato la situazione politica locale alla luce dei recenti avvenimenti, tra i quali la probabile decisione del Movimento 5 Stelle di non presentare una lista per le elezioni comunali, il patto tra Rifondazione Comunista e il Pci per presentare liste di sinistra nei Comuni della provincia e poi il riposizionamento di alcuni consiglieri comunali, come il passaggio dell’ex consigliere di Forza Italia Pizzichi verso la Lega Nord e il passaggio all’opposizione dell’ex consigliere Francesco Aquino.
“Da oltre dieci anni nel Consiglio comunale di Follonica mancano consiglieri comunali chiaramente di sinistra: dal 2009 Rifondazione non ha più eletti nel consiglio comunale – si legge in un comunicato di Rifondazione Comunista di Follonica -. Anche per questo nel dibattito politico della città alcuni temi sono stati poco discussi, soprattutto quelli tipici della sinistra. In particolare, si è parlato troppo poco dell’impegno per posti di lavoro buoni e con diritti (a partire dal miglioramento delle clausole degli appalti e dal controllo sui diritti dei lavoratori delle cooperative). Troppo poco è stato l’impegno contro il lavoro nero (il Comune di Follonica potrebbe letteralmente ‘guadagnarci’ se collaborasse di più con la Guardia di Finanza per recuperare l’evasione reddituale e contributiva). E ancora di più poteva essere fatto per l’emergenza abitativa: il probabile ritorno nel patrimonio comunale degli oltre 100 appartamenti del nuovo ippodromo potrebbe essere un’opportunità per avere nuovi alloggi pubblici da destinare per indigenti e giovani coppie“.
“Dal punto di vista democratico ci sembra preoccupante la scelta del Movimento 5 Stelle – continua la nota –. Infatti, se la lista più votata alle ultime elezioni politiche non si presenta alle comunali, c’è qualcosa che non va. I consiglieri comunali uscenti, Gabriele Cecchini e Tiziano Gianfaldoni, hanno svolto seriamente il loro lavoro. Sicuramente avranno capito quanto sia faticoso essere consiglieri comunali, svolgendo un’attività per la quale si rischiano denunce, che dà rare soddisfazioni, impiega un sacco di tempo e ha pochissima o nulla gratificazione economica (si prende 25 euro lordi al mese). Speriamo che dopo questa esperienza in poi nè Cecchini nè Gianfaldoni seguano più il mantra del megafono e fondatore Beppe Grillo, quando parla di ‘casta dei politici’.
Perché, in Italia, accanto ai 1500 circa deputati, senatori e consiglieri regionali ben pasciuti, c’è una massa di 150.000 consiglieri comunali che svolgono il loro ruolo quasi unicamente per passione e senso civico. Quindi altro che casta. In ogni caso auspichiamo che i consiglieri comunali uscenti, insieme a tutto il ‘gruppo storico’ del Movimento 5 Stelle di Follonica, continuino a vigilare e controllare. Infatti, è molto probabile che altri, diversi dal ‘gruppo storico’, proveranno a presentare la lista Movimento 5 Stelle. Ma il nostro territorio è, ahinoi, a alto rischio di infiltrazione mafiosa. E i mafiosi sanno bene come camuffarsi e forse potrebbero provare a mettere le mani su un pacchetto di voti ben avviato. L’impegno è che tutti insieme si vigili contro queste infiltrazioni: fece bene l’anno passato il sindaco Benini a denunciare il rischio di radicamento della mafia nel nostro territorio”.
“Per tutte queste ragioni, pertanto, Rifondazione Comunista, in una fase di forte rilancio dell’attività militante e di comunicazione, ha deciso di presentarsi alle prossime elezioni comunali – termina il comunicato –. La volontà di Rifondazione è di costruire, insieme a tutti gli altri soggetti della sinistra, una sola lista. Che sia fortemente improntata ai valori della sinistra, che difenda gli interessi popolari e dei lavoratori e che fermi la strada alla destra reazionaria e dei padroni“.