“Sei Toscana Spa: questa classe dirigente deve andarsene e la gestione del servizio torni ai Comuni“.
A dirlo con forza è Bruno Ceccherini, consigliere comunale di Fratelli d’Italia Grosseto.
““Noi come forza politica da sempre abbiamo denunciato le gravi problematiche in cui versava e versa tutt’oggi. Sei Toscana – spiega Ceccherini -. In più di un’occasione siamo intervenuti sulle vicende di quello che dovrebbe essere il gestore di ambito dei rifiuti, affermato con forza che i servizi offerti da Sei Toscana non erano adeguati alle tariffe e denunciato in più di una occasione che le inefficienze di questo carrozzone non si possono riflettere nelle tasche dei cittadini”.
“Come Fratelli d’Italia abbiamo ottenuto attraverso tante battaglie politiche e l’impegno dei nostri assessori all’ambiente, Simona Petrucci, a Grosseto, e Luca Minucci a Orbetello, un innalzamento della qualità dei servizi e dei notevoli risparmi sulle tariffe applicate”. Tutto questo poco prima che il Cda di Sei Toscana adottasse il bilancio della società, con una perdita di oltre 4 milioni euro – continua Bruno Ceccherini -. Il presidente Paolini si è dimesso perché consapevole di non aver mai avuto voce nella gestione di Sei Toscana. Ma la cosa incredibile e ai limiti del surreale è l’intervista apparsa su alcuni quotidiani rilasciata da Marco Mairaghi, amministratore delegato di Sei Toscana, il vero protagonista delle ultime sciagurate vicende del gestore dei rifiuti. Da quanto si legge, Mairaghi asserisce che vorrebbe avere le mani più libere all’interno del CdA per così meglio operare insieme agli altri 5 membri, quest’ultimi tra l’altro espressione della galassia Sta, ma al contempo però si sente limitato dalla presenza dei tre commissari Anac, che oltretutto secondo Mairaghi, costano”.
“Tutto questo a nostro avviso è semplicemente ridicolo, patetico e fuorviante – sottolinea Ceccherini –. Fratelli d’Italia chiederà con forza e determinazione che il commissariamento di Sei Toscana continui e venga protratto oltre la data di scadenza. Altresì chiederà quali sono le ragioni che hanno portato a una perdita di bilancio così ingente e in quale stato siano i conti relativi al 2018, (siamo già al mese di giugno) e se si paventano, come purtroppo siamo certi, ulteriori ingenti perdite“.
“Chiederemo infine che questa classe dirigente si arrenda davanti all’evidenza e faccia un passo indietro, rassegnando le dimissioni. Inoltre, rimaniamo in attesa delle decisioni della Magistratura in relazione alla gara di affidamento, finita sotto inchiesta per corruzione – termina Ceccherini -. Fratelli d’Italia continuerà a porre attenzione sulla vicenda e non permetterà ulteriori scempi di denaro pubblico a danno della collettività“.