“In accordo con il nostro capogruppo in Consiglio regionale, Stefano Mugnai, torniamo a sottolineare che il problema cronico delle liste d’attesa della diagnostica per immagini, (risonanze magnetiche, ecografie e Tc), e delle visite specialistiche deve essere risolto al più presto”.
A dichiararlo sono Manuele Bartalucci e Federica Frusoni, responsabili provinciali del settore “Sanità” di Forza Italia.
“Prolungare l’attività lavorativa degli operatori sanitari, peraltro già ai limiti, è una boccata di ossigeno, ma non potrà essere una soluzione a lungo termine – spiegano Bartalucci e Frusoni -. Quindi, se da un lato si chiede la disponibilità da parte degli operatori sanitari a prolungare la loro attività per poter sopperire alle richieste in acuto, ci sembra anche opportuno chiedere che la Regione si impegni a mettere in campo soluzioni strutturali al problema, non tramite i soliti giochi di prestigio, ma impegnandosi concretamente a potenziare l’offerta. L’offerta si potenzia non solo con la razionalizzazione delle risorse (campo ormai più che sfruttato), ma aumentando gli organici degli operatori sanitari, ormai depauperati da anni”.
“Ma in attesa di poter implementare con nuove assunzioni gli organici cronicamente carenti, ci sembra opportuno attivare quanto prima soluzioni alternative e complementari, come le convenzioni con strutture private o tramite l’erogazione di prestazioni nell’ambito dell’attività libero-professionale intramuraria senza costo aggiuntivo, come già affermato nell’articolo 3 del decreto legislativo 124/1998 e già applicato in altre regioni – concludono i due esponenti di Forza Italia -. E’ curioso che in alcune realtà toscane queste convenzioni sono già attive, ed Arezzo ne è un esempio, mentre a Grosseto, che fa ormai parte della stessa Asl sudest, ciò non è ancora possibile. Questo non significa favorire il privato a favore del pubblico, ma seguire un diritto costituzionalmente sancito, ossia la tutela della salute del cittadino”.