Arrivano i primi candidati. Anche la Maremma si prepara, con largo anticipo, alle elezioni amministrative di primavera ed i vari schieramenti iniziano a scaldarsi per una partita che, in certi comuni, si annuncia decisamente aperta.
Nei giorni scorsi, parlando di Grosseto da queste pagine, avevamo lanciato alcune ipotesi che a poche settimane di distanza, almeno per gli schieramenti principali, si stanno verificando. Una previsione abbastanza facile, visto che al di là delle momentanee smentite, i nomi dei possibili candidati erano sulla bocca di tutti.
Da un lato c’è Giacomo Gori, che è il primo che ha ufficialmente lanciato la sua corsa per il Movimento Cinque Stelle, dall’altro c’è Antonfrancesco Vivarelli Colonna, che è stato investito dai tre principali partiti del centrodestra, cioè Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia, e che deve solo sciogliere le ultime riserve. Evidentemente lo farà nei prossimi giorni, visto che nelle prime dichiarazioni ha già parlato da candidato in pectore, illustrando il suo progetto per Grosseto.
Insomma, restano da limare pochi dettagli, ma la corsa, a meno di clamorosi colpi di scena, sembra essere partita.
Resta da stabilire il candidato di centrosinistra. In questo caso sembra che le primarie siano la strada prescelta che, alla fine, potrebbe mettere tutti d’accordo. In primis, il vicesindaco Paolo Borghi, ad oggi il grande favorito per la candidatura, che le aveva chieste da tempo. Anche perché di fronte ad un partito che discute senza esclusione di colpi, chiedere il voto degli iscritti e dei simpatizzanti è il modo migliore per legittimare colui che correrà a primavera. Molto meglio rispetto a sceglierlo a tavolino con la possibilità che gli scontenti possano recriminare. Adesso c’è da attendere per capire quali saranno gli eventuali sfidanti di Borghi in una competizione che, se prevarranno le indicazioni di Renzi, potrebbero svolgersi il 20 marzo.
I rumors, ma anche alcune uscite pubbliche potrebbero lasciarlo pensare, parlano di Giancarlo Tei (in ambito Pd), di Antonella Goretti (assessore senza tessera della giunta Bonifazi) e, probabilmente, di un rappresentante dei socialisti (se saranno come si ipotizza primarie di coalizione).
Tutto tace, invece, sul fronte della sinistra che si sta riorganizzando con Sinistra Italiana, ma che potrebbe trovare l’accordo con i civatiani di Possibile.
A Castiglione della Pescaia è stato invece il centrosinistra a trovare per primo la quadra del cerchio. La scelta è infatti ricaduta sul candidato, ad oggi, più forte, cioè l’attuale sindaco Giancarlo Farnetani, che ha accettato di correre per un secondo mandato, dopo che lui stesso aveva aperto una riflessione sulla possibilità di lanciare un giovane (che era stato individuato nell’assessore Mazzarello che, però, ha preferito tirarsi indietro).
A questo punto, resta da capire qualche sarà il candidato schierato dal centrodestra e dal Movimento Cinque Stelle, che potrebbe fare il suo esordio nel comune costiero.
Movimento Cinque Stelle che ha invece già sciolto le riserve ad Orbetello, candidando Alfredo Velasco. Una mossa a sorpresa visto che Velasco, ingegnere, uomo molto noto in provincia per i suoi precedenti incarichi, è stato per due anni nel consiglio di amministrazione della Sat, la società che dovrebbe realizzare e gestire l’autostrada Tirrenica, decisamente avversata dai pentastellati, che in riva alla Laguna sognano il colpaccio, visto che il Movimento è andato forte nelle ultime consultazioni e che non ci sarà ballottaggio. Dunque, vincerà chi prenderà un voto in più degli avversari. Il sogno del Cinque Stelle sarebbe proprio quello, dopo aver espugnato Livorno e Civitachecchia, di far saltare il banco con Grosseto ed Orbetello. Un modo per creare un’importante striscia pentastellata in riva al Tirreno, anche per bloccare la tanto avversata autostrada Tirrenica.
Sabato il centrodestra annuncerà il suo candidato lagunare, che dovrebbe essere l’attuale leader dell’opposizione Andrea Casamenti (ex assessore ai tempi di Matteoli), mentre le Civiche Unite hanno già detto che correranno da sole se il centrosinistra ricandiderà il sindaco Monica Paffetti che, però, sembra l’unica ad oggi in grado di tenere dentro la coalizione la sinistra. Rinunciare alla Paffetti, per il Pd, vorrebbe dire magari recuperare i moderati, ma perdere un’altra fetta di alleati. Insomma, una decisione non semplice che i Democratici dovranno prendere in poco tempo.
A Scansano si ragiona con l’attuale sindaco Sabrina Cavezzini, che potrebbe andare verso una ricandidatura cercando di capire quali saranno gli avversari. E c’è già chi pensa che potrebbe tornare in pista con una lista civica l’ex primo cittadino Marzio Flavio Morini. Voci che, però, per il momento restano solamente tali.
Il quinto comune al voto è Roccalbegna, oggi l’unico amministrato da una lista di centrodestra con il sindaco Massimo Galli. La voce più clamorosa sarebbe quella di una lista unica collegata al primo cittadino uscente, persona da tradizione moderata e che, dunque, potrebbe mettere d’accordo entrambe le parti.
Non è però escluso che il Pd possa provare ad espugnare una roccaforte che, ormai da un ventennio, è in mano al centrodestra. Il pezzo da novanta qualcuno lo aveva individuato nell’ex direttore generale della Asl9 (ed ex assessore provinciale di Siena) Fausto Mariotti, che del paese è originario, ma pare che non sia disponibile. Da qui le voci secondo cui, prima di evitare una nuova sconfitta, il partito sarebbe pronto ad una lista civica trasversale a sostegno del sindaco uscente…ed un volantino sbagliato del Pd che lo annunciava presente ad un incontro sul futuro con il segretario Marco Simiani potrebbe rappresentare qualcosa di più di un errore corretto in fretta.