“Mercoledì scorso, nei pressi del laghetto dei cigni a Castel del Piano, sono stati strappati i manifesti dei candidati di Fratelli d’Italia alle regionali Guendalina Amati e Fabrizio Rossi. Gli unici manifesti ad essere stati staccati sono questi, mentre gli altri sono rimasti al loro posto”.
La denuncia parte da Guendalina Amati, candidata maremmana al Consiglio regionale per Fratelli d’Italia.
“Oggi sono stati strappati ad Arcidosso, precisamente a San Lorenzo e alla Zancona. Vedremo nel proseguo se tali atti si ripeteranno a carico sempre degli stessi candidati – spiega Guendalina Amati -. Al di là del gesto meschino ed incivile compiuto, che denota un’incapacità di pluralismo di idee e di non accettazione che in democrazia ognuno possa avere i propri ideali e valori, ed il diritto di manifestarli, si denota anche l’ignoranza in campo giuridico, in quanto il gesto messo in atto è perseguibile penalmente. Infatti, se gli autori dovessero essere trovati a commettere il fatto incorrerebbero immediatamente in una denuncia penale”.
“Una cosa ci tengo che sia evidenziata: i manifesti, i volantini e tutto ciò che riguarda la campagna elettorale è a spese dei candidati, candidati lavoratori che finito l’orario di lavoro corrono per raggiungere i cittadini, per ascoltare le loro istanze, per farsi carico dei problemi della cittadinanza e portarli nei luoghi idonei dove discuterli e affrontarli, e vedersi strappare i manifesti fa male – conclude la candidata -. Al giorno d’oggi, in una società che si reputa evoluta e aperta, certi atteggiamenti non dovrebbero esistere e non avrebbero ragion d’essere in qualunque modo la si pensi, ma in questo caso mi sembra evidente che Fratelli d’Italia dia fastidio, perchè i suoi candidati si stanno impegnando seriamente e in modo proficuo su tutto il territorio”.