Leonardo Marras, candidato del Partito democratico al Consiglio regionale, interviene sulla sanità regionale:
“Il sistema sanitario della Toscana, pur con le difficoltà dovute alla scarsità di risorse, rimane uno di quelli in cima delle graduatorie internazionali per qualità ed efficacia. Ma non va tutto bene. Ne conosciamo i limiti e ragioniamo su come ovviarli – dichiara Marras –. In provincia di Grosseto il deficit più evidente è quello di una rete della medicina territoriale ancora troppo poco strutturata, che non è in grado di seguire adeguatamente a casa chi viene dimesso”.
“Parallelamente, i nostri servizi ospedalieri, cito solo a mo’ di esempio le branche specialistiche di emergenza/urgenza, oncologia, urologia, prevenzione, chirurgia robotica, sono ad un livello molto alto, ma soffrono dell’ingolfamento conseguente ai ritardi nell’organizzazione dell’assistenza sul territorio – continua Marras -. Nessuno ha la bacchetta magica. Ma è chiaro che la nostra linea del Piave nei confronti del processo di riorganizzazione su base di Area vasta, appena iniziato, è quella dell’omogeneizzazione della qualità dei servizi. Con un territorio così vasto, non si può chiedere alle persone di accollarsi spostamenti lunghi ed estenuanti per ottenere le prestazioni sanitarie di base, ma bisogna fare in modo di raggiungerle dove vivono”.
“Le case della salute, con il loro mix di prestazioni diagnostiche e curative, devono finalmente decollare e la medicina territoriale deve poter svolgere fino in fondo il proprio compito avvalendosi delle innovazioni tecnologiche: dalla refertazione a distanza agli esami gestiti in remoto. Solo così la specialistica ospedaliera potrà essere liberata da pesi impropri, e dare il proprio contributo nella rete di area vasta. Fra l’altro – conclude Marras –, con la Regione apriremo con decisione una discussione sui costi standard di diverse prestazioni sanitarie, perché non è accettabile che nella nostra Asl si riescano a erogare prestazioni molto qualificate anche alla metà di quello che le stesse costano in altre zone della Toscana”.