Andrea Santini e Ambra Cortesi, referenti dell’area civatiana del Pd di Grosseto, intervengono in merito alla discussione sulle candidature al Consiglio regionale toscano.
“Il fatto che la nostra area non abbia espresso alcun candidato tra i componenti della lista del Pd per le prossime elezioni regionali dipende da una serie di motivi per noi fondamentali: primo tra tutti la ‘questione’ primarie, che il Pd regionale ha inteso gestire, precludendo di fatto la possibilità di farle, andando a chiedere 9000 firme in 20 giorni per la sottoscrizione dello sfidante il governatore uscente Enrico Rossi – dichiarano Santini e Cortesi – Per noi è stata un’importantissima occasione mancata di discussione e confronto su varie tematiche strategiche per la nostra regione: la gestione dei servizi pubblici locali, intesi come il trasporto, la gestione dei rifiuti, l’acqua pubblica, per non parlare delle problematiche sulla realizzazione di grandi opere infrastrutturali, che per il nostro territorio sono rappresentate dall’autostrada e per la zona della piana fiorentina sono rappresentate dalla realizzazione di una nuova pista per l’aeroporto di Peretola; tutte questioni che hanno trovato non poca ostilità da parte di cittadini e comitati locali, ma che poca attenzione hanno avuto da parte della politica”.
“Infine, la riorganizzazione della sanità toscana e la decisione di accentramento delle funzioni su Firenze, come del resto il nuovo assetto istituzionale con la riorganizzazione delle Provincie aveva già prefigurato; tutti temi su cui avremmo voluto discutere sui territori, portando una visione alternativa che non avrebbe fatto che bene al Pd toscano – concludono Santini e Cortesi -. Viviamo in un periodo in cui la politica oggi dice una cosa, domani ne fa un’altra; noi, coerentemente con quello che abbiamo sostenuto da sempre, non potevamo candidarci nella lista a sostegno di Enrico Rossi senza che questa discussione fosse stata realizzata, lo dovevamo ai cittadini e ai militanti del nostro partito che ci hanno seguito sin dall’inizio e che hanno condiviso e continuano a condividere con noi un certo modo di fare politica, fatto di trasparenza e chiarezza, sempre incentrato sui problemi della comunità e mai facendo compromessi per ottenere delle rendite di posizione”.