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Regionali, i “Civatiani”: “Senza primarie il Pd fa un torto agli elettori”

di Redazione
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Abbiamo ricevuto e pubblichiamo integralmente un comunicato di Andrea Santini, dell’assemblea nazionale del Pd, e Ambra Cortesi, della direzione regionale del Pd, sulle prossime elezioni regionali:

Le primarie per la selezione del candidato alla presidenza della Regione Toscana sono una buona cosa, semplicemente perché rappresentano l’unica vera occasione possibile per un ampio confronto sul futuro della nostra regione che coinvolga militanti del Pd e cittadini toscani. Ed è lo statuto del Pd a dirlo. Tutto qui.

Per questo, aggrovigliarsi nelle liti sulle regole non serve davvero a nulla. Le regole sono chiare e fissate dallo statuto per quanto riguarda il numero di firme da raccogliere e poi sono invece discrezionali per quanto riguarda i giorni di raccolta. Se il segretario Parrini avrà davvero la volontà di dare la possibilità di svolgerle fisserà un periodo congruo, se invece intende solo fare finta di volerle confermerà l’annuncio di concedere solo 10 giorni, rendendo impossibile la raccolta e dunque di fatto negandole. E siccome ha i numeri in assemblea per compiere entrambe le scelte il dibattito finisce qui.

Poi, certo, la scelta di negarle avrà la conseguenza di rendere vuote le parole di Enrico Rossi quando affermò di ‘Essere pronto a fare le primarie’ e, al contrario, rumoroso ed eloquente è il silenzio del Presidente in questi ultimi giorni. E anche stupefacente il timore, per un politico con alle spalle 15 anni di esperienza in Regione, di confrontarsi apertamente sui temi programmatici.

Perché noi vogliamo solo questo: un dibattito ampio e partecipato sul programma per la prossima legislatura regionale. Vogliamo parlare di sanità, di gestione del territorio, di servizi pubblici, del ruolo dei sindaci e dei Comuni, di come valorizzare i talenti e le eccellenze della nostra regione. Vogliamo parlare di ciò che ha funzionato e ciò che invece è andato male. Niente di più normale.

E oggi l’unico modo possibile per farlo sono le primarie. Da mesi chiediamo la convocazione di un’assemblea per discutere dei temi ma, nonostante la disponibilità del presidente regionale del Pd, non è stata mai concessa. E adesso non crediamo che il 13 dicembre, in mezza giornata, in quattro balletti, anzi in quattro tavoli in fila, il Pd pretenda di poter considerare esaurita la pratica del confronto programmatico.

Se così sarà non verrà fatto un torto a una parte del Pd, ma ai cittadini della regione Toscana, e noi non saremo comunque tra quelli che fanno torto ai propri cittadini”.

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