Home GrossetoPolitica Grosseto Operatori socio-sanitari, il Nuovo Centrodestra accusa: “L’Asl snobba la graduatoria ed organizza costosi corsi di formazione”

Operatori socio-sanitari, il Nuovo Centrodestra accusa: “L’Asl snobba la graduatoria ed organizza costosi corsi di formazione”

di Redazione
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L’Asl 9 nel 2014 promuoverà un corso per la formazione professionale di 60 operatori socio-sanitari, ognuno dei quali dovrà pagare una quota di iscrizione di 500 euro, ma nel frattempo nella graduatoria concorsuale per l’assunzione a tempo indeterminato degli Oss, dei 559 inseriti, sono stati assunti solo i primi 241. Urge una revisione del sistema di formazione degli operatori socio-sanitari che oggi rischia di trasformarsi in un’opportunità di lavoro solo per chi esegue quei corsi, ma senza una prospettiva occupazionale per chi li frequenta”.

È la dichiarazione del consigliere regionale del Nuovo Centrodestra e membro della IV commissione Sanità, Gian Luca Lazzeri, che commenta la delibera 532 del 18 novembre dell’Asl di Grosseto.

L’Asl 9 – sottolinea Lazzeri, insieme alle altre aziende sanitarie toscane, continua ad organizzare corsi di formazione per gli operatori socio-sanitari, probabilmente senza tenere conto delle graduatorie concorsuali e selezioni attualmente vigenti per le assunzioni di Oss”.

Infatti, il corso dell’Asl 9 non crea una graduatoria, ma forma altre persone che poi dovranno partecipare ad un concorso. Mentre, dando un’occhiata alla graduatoria concorsuale dell’Estav Sud Est, si osserva come questa sia stata utilizzata nemmeno a metà e come ci siano ancora 318 persone in attesa di essere assunte da strutture pubbliche.

Ma se la situazione sul pubblico non è rosea – prosegue Lazzeri , forse peggiore appare quella sul versante privato. Un esempio? La crisi economica, come riportato recentemente in commissione Sanità, ha colpito anche le Rsa private, che hanno denunciato di non essere in grado neppure di garantire gli attuali livelli occupazionali. Sia chiaro che quello che mettiamo in discussione non è la qualità dei corsi di formazione, ma il fatto che a fronte di fabbisogni ridimensionati da riorganizzazione ospedaliera e crisi economica, la Regione prosegua a organizzare onerosi corsi di formazione che alla fine rischiano solo di illudere coloro che oggi sono in cerca di un’occupazione”.

“Andando infine sul piano dei conti, la Regione ha previsto un finanziamento per i corsi di 292.000 euro alle 12 Asl; mentre ciascun partecipante pagherà una quota 500 euro, così se tutti i posti venissero occupati, le entrate dell’Asl ammonterebbero a 30.000 euro da sommare agli almeno 10.000 euro di finanziamento regionale per l’Asl 9. Sarebbe interessante quantificare i costi a carico della Asl per osservare se in caso di completa assegnazione dei posti si arrivi ad avere delle entrate superiori alle spese previste. Su questo punto – conclude l’esponente del Nuovo Centrodestrapresenteremo un’interrogazione per avere chiarimenti”.

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