Andrea Casamenti, Capogruppo di “Oltre il Polo” nel Consiglio comunale di Orbetello, interviene sulle aliquote Imu stabilite dalla Giunta:
“Con una delibera del Consiglio comunale del 29 settembre scorso, – dichiara Casamenti –l’Amministrazione Paffetti ha deciso con voto unanime la seconda gigantesca stangata dell’Imu, dopo quella del giugno 2012, aumentando l’imposta sui fabbricati rurali allo 0,15% dallo 0,10% precedente; sulle aree edificabili al 1,06% (il massimo) rispetto al precedente 0,96%, sugli immobili di categoria D (tra cui alberghi e pensioni) e seconde case affittate al 1,00% dal 0,96% precedente, ma soprattutto sui fondi commerciali ed artigianali al 0,89% dal precedente 0,76%”.
“Si tratta di una manovra che ha fatto entrare nelle casse del Comune circa 346 mila euro in più rispetto alla stangata già applicata dalla giunta Paffetti con il bilancio di previsione di giugno scorso, quando è stata portata al massimo l’Imu sulle seconde case, oltre ad altri vari aumenti. – continua il Capogruppo di Oltre il Polo – In occasione degli aumenti Imu di settembre, che colpivano in maniera durissima i commercianti artigiani e gli albergatori proprietari di un fondo, il gruppo consiliare di opposizione Oltre il Polo ha criticato in maniera durissima tale comportamento, arrivando ad abbandonare la seduta del Consiglio comunale in segno di assoluta protesta, in quanto riteneva quegli aumenti non indispensabili derivanti da una cattiva gestione di bilancio da parte della giunta Paffetti”.
“Oggi, leggendo i dati del consuntivo 2012 che dovrà essere approvato dal Consiglio comunale entro aprile, – prosegue Casamenti – prendiamo conoscenza che i cittadini hanno pagato inutilmente quegli aumenti che hanno messo a dura prova il nostro territorio, in quanto non assolutamente necessari, e che dimostrano l’assoluta incapacità amministrativa di questa giunta che ormai non ne combina una giusta. Infatti, dal consuntivo risulta una maggiore entrata Imu di 428 mila euro nel 2012 e un non utilizzo di oneri di urbanizzazione che invece potevano essere impiegati per la parte corrente di 215 mila euro, per un totale di circa 643 mila euro, quando l’aumento Imu di settembre 2012 ha portato un’entrata di circa 346 mila euro”.
“Questo significa che non solo non era necessario tale aumento che ha messo a dura prova la nostra comunità, – conclude Andrea Casamenti – ma che addirittura c’erano persino le condizioni per una diminuzione Imu sulla prima casa come noi avevamo proposto. Questo fatto è di una gravità eccezionale e sarà oggetto di battaglia in Consiglio comunale, dato che tutti i cittadini devono conoscere l’approssimazione di questa giunta che sta mettendo in ginocchio il nostro territorio”.