“Espulsione immediata per i due profughi sorpresi dalla Polfer di Grosseto a spacciare”. A chiederlo è l’europarlamentare della Lega Nord Toscana, Claudio Morganti, dopo che due profughi, un liberiano e un nigeriano, sono stati sorpresi nei pressi della stazione ferroviaria di Grosseto a spacciare droga a un gruppetto di minorenni.
“Il minimo per i due – afferma l’eurodeputato della Lega Nord in una nota – è il ritorno nei rispettivi Paesi. D’altra parte mi sembra giusto e scontato che perdano il riconoscimento di rifugiati politici”.
Dello stesso avviso è anche Massimo Bonafini, segretario comunale del Carroccio a Grosseto, che chiede “maggiore controllo anche all’interno delle strutture che ospitano i rifugiati in modo da verificarne gli stili di vita”.
“Noi – incalza l’onorevole Morganti – nel periodo degli sbarchi, a causa dei tumulti del Nord Africa, avevamo già avvertito del pericolo di infiltrazioni dei delinquenti tra i profughi.”
“Il caso di Grosseto – ricorda Morganti – è l’ultimo in ordine di tempo. Nel mese di agosto, infatti, a Montemurlo, in provincia di Prato, i rifugiati hanno inscenato una protesta per chiedere più soldi, minacciando i volontari con una mannaia e arrivando addirittura a ferirne uno. Evidentemente, la riconoscenza nei confronti di chi li ha ospitati è pari a zero”.
Poi, l’esponente del Carroccio torna a chiedere che i profughi ospitati in Toscana vengano impiegati nei lavori socialmente utili. “Si eviterebbero casi di delinquenza – chiarisce Morganti –, oltre ad inserirli nella società, ma, soprattutto, sarebbe il minimo per ripagare dell’ospitalità data”.