Home Economia L’azienda non paga e i lavoratori incrociano le braccia: “Pronti ad adottare ulteriori iniziative”

L’azienda non paga e i lavoratori incrociano le braccia: “Pronti ad adottare ulteriori iniziative”

Gli addetti sono sul piede di guerra e allo stesso tempo abbastanza disorientati da quello che sta succedendo

di Redazione
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Grosseto. Alla vigilia di Halloween i lavoratori non hanno avuto proprio nulla da festeggiare. Il 31 ottobre, infatti, i lavoratori della Telco soluzioni digitali hanno partecipato a un’assemblea sindacale che ha fatto emergere diverse problematiche relative al pagamento degli stipendi. Per questo è stata seguita inizialmente da 5 ore di sciopero.

«I lavoratori, dopo la discussione, hanno anche deciso all’unanimità di sospendere l’accordo relativo al lavoro del sabato fino alla completa risoluzione della questione salariale», dichiara Walter Scopetoni, segretario dello Slc Cgil Grosseto.

Gli addetti sono sul piede di guerra e allo stesso tempo abbastanza disorientati da quello che sta succedendo. Telco soluzioni digitali (Tsd) conta circa 25 dipendenti nel grossetano ed è l’azienda che con i suoi oltre mille addetti, in appalto per FiberCop (ex Tim), si occupa in tutta Italia di realizzare e installare linee di comunicazione in fibra e rame sulla rete Tim.

L’azienda è stata recentemente ceduta alla Tennet e l’ultima cosa che si aspettavano i lavoratori, dopo anni di pagamenti regolari, era un problema come questo.

«I lavoratori hanno ricevuto lo stipendio del mese scorso – precisa Scopetoni – poi sono iniziati i problemi. Il 20, all’arrivo del salario, l’azienda ha pagato solo l’80% di quanto doveva. Comunicando la mancata riscossione di alcuni crediti da parte di un operatore del settore fibra».

«Il 28 ottobre gli addetti aspettavano il saldo dei salari – ricorda Scopetoni –, ma solo metà persone lo ha ricevuto. I rimanenti dovevano avere la loro parte il 30 ottobre, ma non è arrivato nulla».

Così, anche quelli che a fine mese avevano ricevuto quanto spettava loro, si sono mossi in solidarietà dei colleghi non pagati regolarmente e hanno aderito allo sciopero.

«Si tratta di un primo passo di un’azione più ampia volta a tutelare i diritti dei lavoratori – termina Scopetoni –. L’assemblea si riserva di adottare ulteriori iniziative di lotta fino al completo ristoro dei crediti. Le motivazioni date al personale non convincono, l’acquisizione da parte di Tennet è stata fatta recentemente e non ci spieghiamo come stia già mancando quanto spetta a chi lavora. Non avevano fatto i conti prima? Così rischia il personale dell’azienda, ma rischiano anche gli appaltatori dei lavori che Tsd non svolge direttamente nei cantieri. Crediamo che si debba fare luce sulla questione e che si debba fare presto»

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