Grosseto. Il 64% delle famiglie italiane festeggerà in qualche maniera Halloween, con una festa in casa, tra amici, o in un locale. Un dato in aumento, visto che lo scorso anno era il 60%. A stimarlo è Confesercenti, sulla base di un sondaggio condotto insieme a Ipsos.
I risultati dell’indagine
A festeggiare la notte delle streghe e delle zucche sono soprattutto i giovani tra 18 e 34 anni (71%) e gli uomini (66% contro il 61% delle donne). Un giro d’affari importante, tra addobbi per la casa, abbigliamento, cene a tema, locali, e, ovviamente, gli immancabili dolcetti che verranno acquistati dal 51% di chi festeggerà.
Il 43% addobberà a tema la propria abitazione, il 28% farà mascherare i bambini, il 27% si maschererà personalmente e un ulteriore 25% indosserà solo qualche accessorio a tema.
Gli acquisti verranno fatti soprattutto al supermercato (58%) e al centro commerciale (43%), ma quasi quattro su dieci si rivolgeranno anche alle attività di vicinato, che siano negozi (20%) o mercatini ed altre attività di commercio su aree pubbliche (19%). Il 22% farà i suoi acquisti di Halloween online, mentre il 4% farà tutto da solo, in casa.
Gli italiani quest’anno celebreranno soprattutto tra le mura di casa, con feste organizzate nella propria abitazione o quella di amici (59% di chi festeggia), il 32% sceglierà un locale, mentre il 26% lo farà all’aperto, accompagnando i bambini, con le classiche maschere di ispirazione ‘horror’ di Halloween. Il 22% accompagnerà i bambini a fare ‘dolcetto o scherzetto?’.
«Questa festività, innegabilmente in crescita come vediamo pure dai nostri dati, rappresenta quantomeno un’occasione per vivere le nostre città, i centri storici e dare sostegno alle attività commerciali e di vicinato – afferma Marco Di Giacopo, coordinatore di Assoterziario Confesercenti –. Bisogna tuttavia tenere in considerazione che queste ricorrenze non sono più sufficienti a sostenere i consumi e le nostre attività».
«Serve subito, come abbiamo già proposto al Ministro Urso, una detassazione degli aumenti contrattuali che, come associazione di categoria, abbiamo ottenuto, affinché siano ancora più percepiti nelle tasche degli italiani – termina Di Giacopo -. Anche a livello territoriale, però, possiamo fare qualcosa: penso a degli sgravi per gli esercenti sul suolo pubblico, sui permessi acustici durante queste festività, in modo che anche le amministrazioni diano un impulso ai consumi e rendano queste feste, per quanto d’importazione, feste di comunità, cosa di cui c’è sempre bisogno».