Scarlino (Grosseto). Martedì 17 settembre si è svolto a Scarlino il Consiglio comunale nel quale è stata approvata, all’unanimità, la variante urbanistica relativa allo stoccaggio permanente dei gessi rossi nell’area “ex bacino fanghi Solmine”, di proprietà del Comune di Scarlino. Questo terreno sarà acquistato dalla Venator in maniera progressiva essendo stato suddiviso in sette lotti.
Visto l’importanza dell’appuntamento, per la Ugl era presente il segretario provinciale dell’Ugl Chimici Roberto Bocci.
La Ugl Chimici sostiene “da sempre la necessità e l’urgenza di fare dei concreti passi in avanti. Adesso è il momento di azioni concrete per dare un reale futuro lavorativo sia ai dipendenti della Venator, sia ai dipendenti di tutto l’indotto, che ormai stanno attraversando da molti mesi una vera e profonda crisi”.
Il segretario provinciale della Ugl Chimici Grosseto-Siena Roberto Bocci, nonché Rsu/Rlssa Ugl della Venator, dichiara: “L’approvazione della variante urbanistica da parte di tutto il Consiglio comunale sicuramente ci dà una speranza in più per il futuro, specialmente in vista del prossimo appuntamento del 23 settembre, data nella quale è stata fissata la conferenza dei servizi, dove tutti ci auguriamo venga posta positivamente la parola fine, sulle autorizzazioni allo stoccaggio permanente dei gessi rossi nell’area ‘ex bacino fanghi Solmine’. Questi passi sono necessari per consentire alla Venator una concreta progettualità per il futuro a breve e medio termine, per poi traghettarci ad una soluzione a lungo termine rappresentata dalla cava della Vallina, di proprietà della società”.
“Se finalmente questa autorizzazione dovesse arrivare, è la situazione del mercato del biossido di titanio nel suo complesso a destarci qualche preoccupazione, visto che ad oggi non ne possiamo apprezzare una ripresa soddisfacente – sottolinea Bocci -. Quindi, adesso più che mai, è indispensabile l’autorizzazione alla discarica permanente per far trovare lo stabilimento di Scarlino pronto per una ripartenza, soprattutto quando la casa madre dovrà decidere sui budget di produzione dei vari siti”.
“La Cigs per i dipendenti Venator è stata attivata da circa otto mesi, esponendoli ad una forte contrazione dello stipendio, per non parlare delle ditte esterne, che sono state praticamente azzerate. I lavoratori hanno la necessità di tornare a percepire uno stipendio dignitoso che consenta loro di garantire un futuro per sé e per le proprie famiglie – termina Bocci -. E’ per questo che come Ugl chiediamo alla società e alla dirigenza locale, una volta ottenute le autorizzazioni, di predisporre il più velocemente possibile l’area per accogliere i gessi rossi e di mettere in campo tutte quelle strategie e tutte quelle azioni per riprendere le attività produttive nel più breve tempo possibile”.