La Regione Toscana dal 1° novembre ha sospeso la misura del microcredito per i giovani imprenditori che veniva finanziata attraverso il Fondo europeo di sviluppo regionale, per la creazione di impresa giovanile, femminile e di destinatari di ammortizzatori sociali.
“Questo intervento – spiega Dominga Tammone, presidente dei Giovani imprenditori di Confartigianato Grosseto – garantiva l’accesso a finanziamenti a tasso zero fino a 24mila 500euro, attraverso una domanda on line. Considerando la crescita dei tassi di interesse, era un aiuto concreto, seppur piccolo, da cui partire, per i giovani che volevano avviare un’attività. La Toscana adesso lo ha perso, creando i presupposti per far scendere ulteriormente il dato regionale, secondo il quale solo il 9,5% di imprese artigiane sono guidate da giovani, venendo meno quel minimo di ricambio generazionale che dovrebbe caratterizzare ogni sistema economico per la sua sopravvivenza.”
“I giovani imprenditori di Confartigianato Imprese Grosseto chiedono pertanto alla Regione – prosegue Dominga Tammone – non solo di riattivare questo intervento di micro-credito, ma anche di potenziarlo introducendo una componente a fondo perduto già prevista in altre regioni d’Italia a sostegno dell’imprenditoria giovanile. Fare impresa richiede coraggio, determinazione, impegno. Richiede di credere nel futuro. I giovani che hanno questa capacità non devono essere scoraggiati, devono essere accompagnati verso la costruzione della loro impresa con misure adeguate e soprattutto deve essere incoraggiato e premiato il trasferimento del patrimonio di competenze e di relazioni commerciali di chi ha concluso il proprio percorso imprenditoriale verso i giovani che lo stanno iniziando”.