Negli ultimi anni il picco del mercato immobiliare in Italia è stato raggiunto nel mese di maggio 2012, mese in cui le quotazioni medie delle case italiane hanno raggiunto i 2.542 euro al metro quadro.
Negli anni successivi l’andamento dei prezzi di acquisto è sempre stato caratterizzato dal segno negativo. Di contro il prezzo medio più basso mai richiesto in Italia per un immobile di tipo residenziale è stato rilevato nel dicembre 2019, durante il quale il prezzo medio al metro quadrato è stato di soli 1.879 euro.
L’andamento complessivo del mercato immobiliare italiano segue, naturalmente, la tendenza mondiale: il mercato immobiliare di tutto il mondo ha sofferto non poco della crisi economica legata al Coronavirus e della conseguente grande incertezza verso il futuro che ha bloccato gli investimenti nei campi più disparati dell’economia, creando criticità anche profonde in diverse province italiane.
Il mese più nero del 2020 per il mercato immobiliare italiano è stato, com’era prevedibile, il mese di marzo. Fortunatamente, com’è stato dimostrato dall’analisi dei dati di ricerca, già a maggio 2020 l’interesse degli italiani nei confronti del mercato immobiliare è tornato ai livelli pre Coronavirus. I parametri per la scelta della casa, però, sono profondamente cambiati: durante il lockdown anche gli italiani che trascorrevano pochissimo tempo in casa si sono ritrovati a vivere moltissime ore tra le quattro mura domestiche e hanno compreso l’importanza degli spazi domestici negli equilibri familiari.
Bisogna anche tener presente che non sempre è possibile acquistare abitazioni ampie molti metri quadri: in quel caso la qualità della vita va di pari passo con la vivibilità degli ambienti nei vari momenti dell’anno: la regolazione della luminosità, della temperatura e dell’areazione dei vari ambienti è assolutamente fondamentale e può essere ottenuta anche con una spesa moderata, come l’acquisto di uno o più ventilatori a torre con cui assicurare un ricambio dell’aria in tutti gli angoli della casa con un modesto ingombro e la possibilità che sia parte integrante del design dell’interno.
Se da una parte, però, il Coronavirus ha accelerato la corsa negativa dei prezzi degli immobili (l’agosto scorso si è chiuso con una flessione dei prezzi medi dello 0,47% rispetto all’agosto dell’anno precedente), è anche vero che questo può essere il momento ideale per investire nel mattone.
Per la provincia di Grosseto, ancora ferma in una profonda stagnazione del mercato immobiliare, il ritorno degli investitori si trasformerebbe in una vera e propria boccata d’ossigeno.
Nel grossetano infatti la crisi nazionale ha avuto ripercussioni più gravi rispetto alla media: secondo i dati raccolti da Immobiliare.it nell’agosto di quest’anno sono stati registrati prezzi degli immobili inferiori dell’1,55% rispetto all’agosto 2019. Un immobile in vendita a Grosseto oggi vale circa 2.670 euro/metro quadro. Le cose vanno molto peggio per gli immobili ubicati negli altri piccoli centri della provincia, con l’unica eccezione di Follonica che, in qualità di località turistica, può vantare un valore medio degli immobili di 2.918 euro al metro quadro.
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