Home Cultura & Spettacoli “Concerti del Granduca”: la magia del mandolino conclude la manifestazione

“Concerti del Granduca”: la magia del mandolino conclude la manifestazione

L'iniziativa è in programma domenica primo dicembre

di Redazione
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Grosseto. Dopo una fortunata stagione da tutto esaurito, la sessione autunnale dei “Concerti del Granduca”, nell’ambito del cartellone del 34° festival “Music & Wine” diretto dal maestro Giovanni Lanzini, si congeda con l’atteso concerto di domenica 1° dicembre alle 17.30 all’Hotel Granduca, in via Senese a Grosseto.

Questa volta a salire sul palco della Sala Azzura toccherà al duo formato da Matteo Scovazzo al mandolino e Giovanni Taddia alla chitarra, in sostituzione del Trio Alkemia, precedentemente annunciato in cartellone e forzatamente assente per gravi problemi di salute di uno dei componenti.

Il concerto

L’insolita e interessante formazione, costituita da due giovani e bravissimi musicisti emergenti del panorama concertistico italiano si presenta con un programma raro e al contempo accattivante che si snoda dai compositori classici italiani per mandolino, quali Amedeo Amadei, Giuseppe Sgallari, Carlo Munier e il più noto Raffaele Calace, per poi proseguire, sempre sulla falsariga della “serenata”, anche in ambito internazionale con il paraguaiano Augustin Barrios. Un modo molto gustoso e interessante per presentare al pubblico il mandolino (e la formazione mandolino-chitarra), strumento molto usato in Italia nei secoli scorsi e costantemente associato alla canzone classica napoletana. Infatti, a Napoli il mandolino ha vissuto la sua epoca d’oro nei secoli passati e non è un caso che alcuni dei più grandi compositori italiani di questo strumento (come Calace e Munier) fossero appunto napoletani.

Venendo agli interpreti, Matteo Scovazzo ha seguito corsi e master di perfezionamento chitarristico con docenti di rilievo internazionale alternando l’attività concertistica a quella didattica. Oltre agli studi accademici di chitarra, mandolino, organo, composizione e direzione d’orchestra, si laurea nel 2010 in Psicologia triennale all’Università di Torino con la tesi “La musica e la disabilità”. Nel 2018 si laurea invece in Musicoterapia al Conservatorio di Ferrara con la tesi “La musica tra educazione e terapia”.

Giovanni Taddia, classe 1994, inizia a suonare la chitarra molto giovane da autodidatta, proseguendo successivamente gli studi sia classici che jazz al Conservatorio Frescobaldi di Ferrara, dove si laurea nel 2018 in chitarra jazz e nel 2022 in chitarra classica. Alterna all’intensa attività musicale anche quella didattica.

Un concerto, insomma, davvero da non perdere, che sarà reso ancora più delizioso dagli assaggi delle migliori grappe a cura di Anag (Associazione Nnzionale assaggiatori grappe e distillati) Toscana, sezione di Grosseto, che verranno offerti al pubblico al termine dello spettacolo. Come di consueto, inoltre, l’evento sarà reso ancora più allettante dalle particolari offerte proposte dall’Hotel Granduca, dove i concerti si svolgono. Infatti, anche quest’anno l’ingresso rimane gratuito (con prenotazione obbligatoria al numero 333.9905662 o alla email amiquart@gmail.com), mentre l’hotel, in occasione di ciascun concerto, propone al pubblico la possibilità di poter cenare con gli artisti dopo lo spettacolo nel proprio ristorante “La Limonaia” al prezzo speciale di 25 euro.

La formula, denominata “La domenica in città” comprende anche, per chi lo vorrà e prima dello spettacolo, la possibilità di poter accedere alla Spa a soli 15 euro invece di 25 euro. Ulteriori informazioni sull’evento alla pagina del Festival: www.musicwinefestival.it . 

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